Jane Austen

Persuasion
Persuasione

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Persuasion
(Persuasione)

inizio: 1815
revisione: 1816
pubblicazione: 20 dic. 1817
(con Northanger Abbey - datata 1818)
«By the Author of "Pride and Prejudice,"
"Mansfield Park" &c.»

  Personaggi
Cronologia

Vol. I: 12 capitoli (1-12)
Vol. II: 12 capitoli (13-24)


Il testo originale è quello della prima edizione (Murray, 1818).
Le illustrazioni nel testo sono di C. E. Brock e di Hugh Thomson, dai siti solitary elegance e Wikimedia Commons.

Introduzione

Capitoli

 1- 2- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 9-10-11-12
13-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-24

I capitoli cancellati

Le due versioni dell'ultimo capitolo


Henry Austen
Biographical Notice of the Author

(Nota biografica sull'Autore)

Due recensioni del 1818

Northanger Abbey and Persuasion
recensione di Richard Whately
Quarterly Review, 1821


La traduzione, senza il testo originale, è disponibile anche in "formato libro", nell'edizione per il bicentenario realizzata dalla Jane Austen Society of Italy (JASIT)

oppure in ebook (PDF):


Solo traduzione italiana


Traduzione italiana con
testo originale a fronte




Vol. I, cap. 1 (1)
Sir Walter Elliot è un baronetto che tiene a due sole cose nella vita: la sua bellezza, ancora viva con il passare degli anni, e il suo titolo. Da molti anni è vedovo, e ha tre figlie, delle quali solo una, la maggiore, ritiene degna di lui, e sulla quale ripone tutte le sue speranze di un matrimonio adeguato. Delle altre due, Anne, sicuramente la più intelligente delle tre, è ormai sfiorita e smunta, e Mary ha sposato il figlio di un ricco possidente di campagna, ma senza alcun titolo. La figlia maggiore, Elizabeth, è identica a lui, e a ventinove anni è ancora molto bella, anche se il passare del tempo la preoccupa un po'. Le proprietà di Sir Walter, in mancanza di figli maschi, sono destinate a un lontano parente, che diversi anni prima lo aveva praticamente snobbato, e si era persino permesso di ignorare gli evidenti incoraggiamenti affinché sposasse Elizabeth. Anzi, si era sposato con una donna ricca ma di nascita inferiore, e anche adesso che è rimasto vedovo i rapporti sono inesistenti. Sir Walter ha un grosso cruccio: dopo la morte della moglie è sprofondato nei debiti; non sa come risparmiare senza rinunciare al tenore di vita adeguato a un baronetto, e la figlia, interpellata in proposito, non gli è di molto aiuto. I due decidono allora di affidarsi ai consigli dei due amici più stretti che hanno: Mr. Shepherd, l'amministratore della tenuta, e Lady Russell, una vecchia amica di famiglia, anche lei vedova, che vuole bene a tutti gli Elliot ma ha una particolare predilezione per la bistrattata Anne.

Vol. I, cap. 2 (2)
Mr. Shepherd preferisce tenere per sé i propri consigli, e quelli offerti con molto fervore da Lady Russell, riveduti e corretti da una molto più severa Anne, trovano la decisa opposizione di Sir Walter e della figlia maggiore, per nulla disposti a rinunciare anche a solo alcuni dei lussi che ritengono indispensabili. Un fuggevole accenno di Sir Walter al fatto che sarebbe stato meglio rinunciare a Kellynch Hall che sottoporsi a quelle gravose condizioni di vita, viene colto al volo da Mr. Shepherd, le cui intenzioni andavano proprio in quella direzione, visto che i risparmi sul mantenimento di una casa così costosa avrebbero permesso di evitare economie troppo gravose nello stile di vita. Una volta deciso il trasferimento resta da scegliere il luogo in cui trasferirsi; Mr. Shepherd, spalleggiato da Lady Russell, consiglia vivamente Bath, una località alla moda che avrebbe comunque permesso di tenere alto il prestigio di Sir Walter. Il consiglio sembra accettabile a tutti salvo ad Anne, che avrebbe preferito una casa più piccola in campagna, nei dintorni di Kellynch. Una volta presa la decisione, resta solo da convincere Sir Walter a dare in affitto Kellynch Hall, ma, nonostante gli altezzosi distinguo di quest'ultimo, non sembra un ostacolo insormontabile. Lady Russell, pur rammaricandosi di andare contro i desideri della sua pupilla, ha una ragione in più per concordare con quella scelta che avrebbe allontanato gli Elliot da Kellynch: l'amicizia sorta di recente tra Elizabeth e Mrs. Clay, la figlia di Mr. Shepherd tornata a casa con due figli dopo un matrimonio sfortunato, un'amicizia che ritiene molto inopportuna per una persona del rango di Miss Elliot.

Vol. I, cap. 3 (3)
Una volta deciso il luogo dove trasferirsi, resta il problema di dare in affitto Kellynch Hall. Mr. Shepherd conosce bene il carattere di Sir Walter; prende il problema alla lontana, e alla fine lo convince che l'inquilino ideale non può che essere un ufficiale di marina, visto che la pace conclusa di recente ne farà sbarcare molti, ben provvisti dei premi guadagnati in battaglia. Non a caso, qualche giorno dopo, l'inquilino si materializza in un certo ammiraglio Croft, signorile, di bell'aspetto e per di più sposato senza figli, una condizione ideale sia per avere una padrona di casa attenta, sia per evitare la presenza di bambini che potrebbero attentare al prezioso mobilio. Sir Walter tentenna un po', ma poi, pur con la sua limitata intelligenza, si rende conto che l'ammiraglio è in effetti un tipo di inquilino non certo facile da trovare, anche perché ha una posizione sociale ideale: prestigiosa abbastanza per essere presentabile, ma non troppo alta da fare ombra a un baronetto. La faccenda è ormai sistemata, ma, durante la conversazione è venuto fuori che Mrs. Croft è la sorella di un certo Mr. Wentworth, un ex curato di un paese vicino. Quel nome colpisce Anne, che appena può va a passeggiare da sola in giardino, sospirando al pensiero che lui tra qualche mese si aggirerà forse in quegli stessi luoghi.

Vol. I, cap. 4 (4)
Quel lui, in realtà, non è l'ex curato del paese vicino, ma il fratello, il capitano della marina Frederick Wentworth. Sette anni prima, quando Anne aveva diciannove anni, il capitano era venuto a stare con il fratello durante una licenza, e i due si erano innamorati e fidanzati. Ma quel legame era durato pochissimo; Sir Walter si era limitato a disapprovare freddamente e ad affermare che non avrebbe fatto nulla per la figlia, mentre Lady Russell, nel suo ruolo di madre putativa, l'aveva alla fine persuasa dell'estrema imprudenza di un'unione del genere, con un uomo che fondava le proprie speranze di ricchezza su una professione così incerta come quella di ufficiale di marina. Anne sarebbe forse riuscita a superare la freddezza del padre, ma Lady Russell le era troppo cara per non tenere conto dei suoi consigli. Aveva così lasciato Wentworth, e aveva anche dovuto affrontare la sua prevedile collera per quel comportamento che lui non capiva. A distanza di sette anni, e pur non biasimando né la sua amica né se stessa, si rendeva ormai conto che quella rinuncia era stata troppo grande, e l'aveva resa infelice probabilmente per sempre, tanto che da allora la sua freschezza giovanile era rapidamente declinata, e mai nessuno era riuscito a interessarla. L'inaspettato arrivo della sorella del capitano aveva risvegliato prepotentemente quei ricordi, e l'unica consolazione di Anne era che solo il padre, la sorella maggiore e Lady Russell fossero a conoscenza di quei fatti, e per motivi diversi nessuno di loro ne avrebbe mai fatto parola. Si era così convinta di poter fare conoscenza con i Croft senza troppi imbarazzi.

Vol. I, cap. 5 (5)
L'incontro tra i Croft e Sir Walter avviene senza intoppi, il contratto è firmato, e gli Elliot, o meglio Sir Walter e la figlia Elizabeth, partono per Bath, portando con loro Mrs. Clay, con grande sconcerto di Lady Russell. Anche Anne non vede di buon occhio quella frequentazione; immagina che potrebbe esserci qualche mira nei confronti del padre, ma Elizabeth respinge con sdegno quei sospetti. Anne avrebbe dovuto partire col padre e la sorella, ma all'ultimo momento arriva un'invocazione d'aiuto da Mary, la sorella più giovane, sposata con Charles Musgrove. Mary non si sente bene, e non è certo una novità, e ha assoluto bisogno della sorella. E così Anne va a Uppercross, la residenza dei Musgrove, non lontana da Kellynch. Qui si trova come al solito invischiata nelle continue lamentele della sorella, che si sente trascurata e maltrattata, soprattutto perché non le sembra che la famiglia del marito tenga in debito conto il suo rango. Anne, consapevole che i torti stanno quasi tutti dalla parte della sorella, cerca di smussare i contrasti, anche perché i Musgrove le piacciono, soprattutto le due sorelle già adulte, Louisa e Henrietta, sempre spigliate e allegre, poco interessate alla cultura ma piene di un affetto reciproco mai sperimentato da lei con le sue sorelle.

Vol. I, cap. 6 (6)
Il soggiorno di Anne a Uppercross prosegue senza scosse; l'unico inconveniente sono le continue e opposte recriminazioni che è costretta a sentire da tutti, visto che tutti fanno di lei la loro confidente. Arriva il giorno fatidico: i Croft prendono possesso di Kellynch Hall, dove i Musgrove vanno per la loro visita di cortesia; Anne è felice di non andare, e conosce i Croft al cottage, quando questi ultimi ricambiano la visita. Un accenno di Mrs. Croft al fratello e al suo matrimonio la mette in allarme, ma poi capisce che si trattava di Edward, l'ex curato ora trasferitosi. Mentre gli ospiti stanno prendendo congedo, però, l'ammiraglio fa un accenno all'altro Wentworth, dicendo che è atteso a breve da loro. Anne è ansiosa di saperne di più, e si ripromette di fare indagini discrete con i Musgrove, dai quali i Croft erano stati prima di venire al cottage e che sono attesi per la serata. La prima ad arrivare è Louisa, che spiega come i genitori siano piuttosto giù di corda, dato che il nome del capitano Wentworth, fatto dai Croft, ha risvegliato in Mrs. Musgrove il ricordo del figlio morto prematuramente durante la sua carriera di marinaio, nelle cui lettere si accennava a un periodo trascorso a bordo della nave del capitano, del quale il ragazzo tesseva le lodi. Richard Musgrove aveva creato sempre problemi alla famiglia, e non era stato molto rimpianto, ma quel ricordo aveva risvegliato un amore materno, mai troppo accentuato e che sembrava ormai sepolto. I Musgrove, una volta arrivati, non parlano d'altro, e Anne è costretta a sentire ripetere più volte quel nome così doloroso per lei, anche perché il suo prossimo arrivo a Kellynch, e la ferma decisione dei Musgrove di conoscere l'ex capitano del loro figlio, le fanno capire che non potrà certo evitare di incontrarlo.

Vol. I, cap. 7 (7)
Wentworth è ormai a Kellynch, e Mr. Musgrove si affretta a fargli visita e a invitarlo a pranzo da loro. Quando il capitano ricambia brevemente la visita Anne riesce a evitare l'incontro solo per una circostanza fortuita: il nipote più grande ha fatto una brutta caduta e ha bisogno di assistenza. L'avvenimento mette anche in forse la partecipazione al successivo pranzo alla Great House, ma dato che il bambino sembra ormai in via di guarigione, il padre decide di andare comunque, e la madre, dopo essersi amaramente lamentata per essere costretta a quella reclusione forzata, viene convinta da Anne, piuttosto facilmente, a lasciare lei ad assistere il bambino e ad andare con il marito. Al ritorno i due sono entusiasti della nuova conoscenza, così come lo erano stati in precedenza gli altri Musgrove, soprattutto le due signorine di casa. Il mattino dopo, però, Anne non può evitare quell'incontro così temuto. Il capitano si è messo d'accordo per andare a caccia con Charles, e prima della partenza fa una visita al cottage per salutare Mary e informarsi del piccolo. Anne si fa forza e si convince che quella prova dev'essere inevitabilmente superata. L'incontro è brevissimo, nulla di più di un breve inchino, ma Anne, dopo aver saputo dalla sorella che il capitano l'ha trovata talmente cambiata che quasi non l'aveva riconosciuta, non può non riflettere con amarezza su quelle parole, anche se si rende conto di come non ci fosse nulla di diverso da aspettarsi. Da parte sua, Wentworth è convinto di non avere più nessun sentimento nei confronti di Anne, anche se non può evitare, adesso come in passato, di paragonare a lei ogni donna che incontra. Non pensa più a Anne, ormai è ricco e libero da impegni immediati, e quindi ha deciso a sposarsi, ma la descrizione della sua donna ideale, fatta alla sorella durante una conversazione su quell'argomento, non è certo estranea al carattere e all'intelligenza di Anne.

Vol. I, cap. 8 (8)
Anne e il capitano Wentworth si incontrano sempre più spesso, anche se tra i due i rapporti si limitano a una formale cortesia. Lei vede in lui lo stesso uomo che ha sempre amato, ma si accorge anche della sua freddezza. Durante un pranzo dai Musgrove, Wentworth, sollecitato soprattutto da Henrietta e Louisa, racconta dei suoi viaggi, delle sue peripezie e della rapidità con cui è diventato ricco con i premi delle sue imprese marinare. Nei suoi discorsi, soprattutto quelli in cui parla del suo ritorno in mare quasi otto anni prima, Anne può chiaramente percepire il ricordo di quello che era successo con lei, anche se le allusioni sono troppo velate per gli altri. La conversazione è quasi sempre incentrata sul capitano, sulle sue idiosincrasie per la presenza di donne a bordo, sul suo amico Harville, sulla vita a bordo e sulla riconoscenza di Mrs. Musgrove per essersi occupato del figlio, anche se Anne, e solo lei, si accorge, da un lievissimo cambiamento di espressione del capitano, che di Richard Musgrove si sarebbe volentieri sbarazzato. Alla fine della serata viene organizzato un breve ballo; Anne, come al solito, si siede al pianoforte, immersa nei propri pensieri. Prima di congedarsi, lei e il capitano scambiano, per caso, qualche parola, ma per Anne quelle poche frasi educate e cerimoniose sono forse peggio di qualsiasi altra cosa.

Vol. I, cap. 9 (9)
Il capitano Wentworth aveva avuto intenzione di fermarsi poco dalla sorella, per poi andare a trovare il fratello nello Shropshire; ma gli svaghi di Uppercross l'avevano trattenuto, ormai a tempo indeterminato. Non era passato molto dal suo arrivo, prima di far sorgere delle ragionevoli aspettative nei parenti delle signorine Musgrove; non tanto da parte dei genitori, quanto nel fratello e nella cognata. I due erano d'accordo sul fatto che un matrimonio con il capitano fosse soddisfacente per Henrietta quanto per Louisa, ma il marito riteneva che fosse quest'ultima la preferita, mentre la moglie era convinta che l'eletta fosse Henrietta, anche perché questo l'avrebbe distolta dal cugino Charles Hayter, un semplice curato che non poteva certo essere un cognato soddisfacente per la figlia di un baronetto. Anne si ritrova in mezzo a queste discussioni, e cerca di tenersene fuori, anche perché ritiene che la cosa migliore sarebbe che il capitano decidesse in fretta, oltre a essere dispiaciuta per la pena di Hayter, ritrovatosi quasi improvvisamente spodestato da quell'ospite inatteso. Una mattina Anne è da sola con il piccolo Charles, ancora non completamente guarito, quando si presenta Wentworth, imbarazzato almeno quanto lei nel ritrovarsi quasi da soli. L'imbarazzo cresce quando arriva Hayter, non certo la persona più adatta a dissolverlo. Subito dopo arriva il bimbo più piccolo, il più vivace dei due, anche se ha solo due anni, che comincia a infastidire la zia avvinghiandosi a lei, fino a quando non le viene strappato dal capitano, con un gesto veloce e silenzioso che la colpisce molto. Ma la gratificazione di quell'intervento viene subito mitigata dal comportamento successivo di lui, che sembra voler comunque evitare qualsiasi contatto con lei. Anne è preda di sentimenti confusi, e, dopo essere riuscita a dileguarsi, le ci vuole molto prima di riuscire a calmarsi.

Vol. I, cap. 10 (10)
Ormai il capitano Wentworth frequenta spessissimo Uppercross, le due Musgrove sono entrambe chiaramente innamorate di lui, e Charles Hayter sembra ormai rassegnato a battere in ritirata, anche se il dubbio su chi delle due sia la preferita non è ancora sciolto. Un mattino le Musgrove passano al cottage per comunicare la loro intenzione di fare una lunga passeggiata; Mary, con sommo dispiacere delle due, si accoda immediatamente, e Anne non ha nessuna difficoltà a farlo anche lei; ma appena uscite arrivano Charles e Wentworth, tornati prematuramente dalla caccia, che si mostrano molto lieti di riunirsi al gruppo delle donne. Arrivati sulla cima di una collina da dove si vede Winthrop, Charles ha intenzione di andare a trovare la zia, e, dopo le lamentele di Mary, alla quale gli Hayter non vanno proprio giù, Charles e Henrietta, spronata da Louisa, si avviano, mentre gli altri restano sulla collina. Ben presto si dividono; Mary e Anne si siedono per riposare, e Louisa e il capitano se ne vanno in giro. Mary è insofferente, e si alza per andare a cercare la cognata e il suo accompagnatore, mentre Anne, rimasta da sola, li sente arrivare e, non vista, riesce a cogliere qualcosa della loro conversazione. Le parole di Louisa rivelano un carattere fermo e deciso, molto apprezzato dal capitano, che esprime la sua disapprovazione verso i caratteri deboli e incerti, dei quali non ci si può fidare. Anne, naturalmente, sente quelle parole come rivolte a se stessa, e capisce quanto sia ancora bruciante il risentimento di Wentworth. Al ritorno di Charles e Henrietta, accompagnati da Charles Hayter, che sembra ormai riconciliato con la cugina, tutti si avviano verso Uppercross. A circa metà strada incontrano i Croft sul loro calessino, che si offrono di ospitare una delle signore per il resto del tragitto. Tutte rifiutano, ma il capitano, accortosi dell'evidente stanchezza di Anne, la costringe praticamente ad accettare quell'invito, e lei si avvia con i Croft, divertita per il loro bizzarro e a tratti pericoloso modo di condurre il calesse, e piena di sentimenti contrastanti per le cose che ha visto e sentito durante la passeggiata.

Vol. I, cap. 11 (11)
Per Anne si sta ormai avvicinando il momento di lasciare Uppercross, per recarsi da Lady Russell e poi a Bath, ma prima di quella partenza arriva un evento inaspettato. Il capitano Wentworth non si era fatto vedere per un paio di giorni, e la ragione era stata un viaggio di una ventina di miglia per andare a trovare il suo amico, il capitano Harville, stabilitosi a Lyme Regis. Il racconto di quel viaggio improvvisato, e la descrizione che Wentworth fa del suo amico e del capitano Benwick, ora ospite di Harville dopo essere stato fidanzato con la sorella di quest'ultimo, morta prima delle nozze, fa venire a tutta la parte giovane di Uppercross la voglia di andare a Lyme, e la gita viene subito organizzata. Il gruppo arriva a Lyme verso mezzogiorno e, dopo le dovute presentazioni, tutti si sentono cordialmente legati ai nuovi amici, con la parziale eccezione del capitano Benwick, riservato e malinconico, che non fa altro che pensare alla fidanzata perduta e si consola leggendo ardenti poesie d'amore sfortunato. Dopo aver fatto visita in casa del capitano Harville, e conosciuti la moglie e i figli, il gruppo si riunisce di nuovo in serata nella locanda, dove Anne si assume l'onere di intrattenere Benwick. Dopo aver discusso con lui delle sue letture poetiche, Anne cerca di convincerlo che un dolore, sia pure grande, può sempre essere superato, e che le sue letture dovrebbero ampliarsi un po', comprendendo magari anche opere in prosa che aiutino a guardare con occhi diversi al futuro. Una volta conclusa la serata, Anne non può non sentirsi sorpresa dal ruolo di consolatrice che si è trovata a recitare, rendendosi conto che gli incoraggiamenti dati a Benwick per superare un amore perduto avrebbero fatto bene anche a lei.

Vol. I, cap. 12 (12)
Il mattino dopo Anne e Henrietta escono presto per una passeggiata al Cobb, e poco dopo vengono raggiunti dal capitano Wentworth e Louisa. Mentre i quattro si accingono a salire i gradini per la parte alta del Cobb un gentiluomo si ferma per cedere loro il passo, guardando con estremo interesse Anne; Wentworth se ne accorge, e in quel momento sembra come se rivedesse la Anne del passato, giovane, bella e vivace, capace di attirare gli sguardi degli uomini. Anne incontra di nuovo lo stesso gentiluomo prima della colazione, in un corridoio della locanda, dove evidentemente alloggia anche lui; poco dopo il personaggio misterioso parte con la sua carrozza, e un domestico della locanda rivela che si trattava di Mr. Elliot, l'erede delle proprietà e del titolo di Sir Walter. Dopo colazione, arrivano Harville con la moglie e Benwick; tutto il gruppo si reca di nuovo al Cobb, dove gli Harville lasciano la compagnia e tornano a casa. Gli altri continuano la passeggiata, e a un certo punto, Louisa, che aveva preso l'abitudine di slanciarsi giù dalle scale tra le braccia del capitano Wentworth, affermando che per lei era una sensazione molto piacevole, insiste per farlo anche dai gradini del Cobb, un punto piuttosto pericoloso. Lo fa una prima volta, insiste per rifarlo, e un istante di anticipo fa sì che invece di ritrovarsi tra le braccia di Wentworth vada a sbattere violentemente sul selciato. Louisa sembra esanime, tutti rimangono impietriti e incapaci di fare alcunché; solo Anne, mostra un po' di sangue freddo, e riesce a organizzare i soccorsi, mandando Benwick a cercare un medico e facendo portare Louisa dagli Harville. Il medico afferma che la situazione non è senza speranze; Wentworth e Charles Musgrove decidono che il capitano andrà a Uppercross per avvertire i genitori di Louisa, portando con sé Henrietta e Mary, visto che Anne sembra la più adatta a restare per aiutare Mrs. Harville nell'assistenza a Louisa. Ma Mary si oppone risolutamente, Anne è costretta a cedere e si ritrova a partire da Lyme con il capitano e Henrietta. Il viaggio è rapido e silenzioso, e non appena avvertiti i Musgrove, Wentworth riparte immediatamente per Lyme.

Vol. II, cap. 1 (13)
Anne resta ancora due giorni a Uppercross, e poi, prima di partire, convince i Musgrove a trasferirsi tutti a Lyme, per stare vicini a Louisa e, soprattutto, per non stare sempre in ansiosa attesa di notizie. Quando torna a Kellynch, accompagnata da Lady Russell e ospite a casa dell'amica, c'è qualche momento di imbarazzo, vista l'inevitabile necessità di nominare il capitano Wentworth, che però viene presto superato quando Anne parla del legame, che lei considera ormai certo, tra lui e Louisa. Dopo qualche giorno, Lady Russell ritiene indispensabile fare visita ai nuovi vicini a Kellynch Hall, e Anne, sia pure con un po' di riluttanza al pensiero di rivedere la sua casa ormai abitata da altri, l'accompagna volentieri, anche perché si rende perfettamente conto di come quella casa sia in mani migliori di quelle precedenti. L'incontro con i Croft è molto cordiale, e le ansie di Anne per la possibilità di poter incontrare lì il capitano Wentworth si dimostrano inutili, in quanto i Croft annunciano la loro prossima partenza per andare qualche settimana dai loro parenti, e non saranno di ritorno che dopo il trasferimento a Bath di Lady Russell e Anne.

Vol. II, cap. 2 (14)
Dopo qualche giorno, Charles e Mary tornano a Uppercross, fanno visita a Kellynch Lodge e danno versioni piuttosto contrastanti di quel soggiorno di due settimane a Lyme, anche se sono d'accordo nella gratitudine verso gli Harville (a parte qualche lamentela da parte di Mary). Charles parla del capitano Benwick come di un grande ammiratore di Anne, e prevede che presto farà visita a Kellynch Lodge. Dopo qualche giorno, visto che i figli più piccoli stanno per tornare a casa per le vacanze natalizie, tornano anche i Musgrove, a parte Henrietta, rimasta con la sorella, portando con loro i piccoli Harville. Lady Russell e Anne vanno a far visita a Uppercross e passano il loro tempo in mezzo al chiasso di tutti quei bambini, riuscendo a malapena a essere informate del rapido ristabilimento di Louisa, che forse sarà in grado di tornare a casa prima della fine delle vacanze. Anne riesce anche a sapere che il capitano Wentworth è andato a trovare il fratello nello Shropshire. Subito dopo quella visita, Anne e la sua amica partono per Bath, dove arrivano accolte dai rumori cittadini e dalla pioggia, con una Lady Russell contenta di tornare ai suoi piaceri invernali e Anne che pensa con rimpianto non solo al tranquillo isolamento di Kellynch, ma persino al chiasso di Uppercross, che le sembra preferibile a quella città per la quale non prova altro che avversione, anche perché sa che là non troverà nessuno lieto di rivederla. L'unico motivo di curiosità è la notizia, avuta dalle lettere di Elizabeth, dell'arrivo di Mr. Elliot, che sembra pentito del suo comportamento precedente, e ansioso di riconciliarsi con la famiglia.

Vol. II, cap. 3 (15)
Anne viene accolta a Camden Place, dove il padre ha preso in affitto una casa adeguatamente signorile, con una cordialità che non si aspettava. Il padre e la sorella sono di ottimo umore, non fanno altro che parlare della loro brillante vita mondana a Bath, della pletora di persone che vorrebbe fare la loro conoscenza, ma soprattutto non si stancano mai di citare Mr. Elliot, la pecorella smarrita che sembra ormai tornata all'ovile e ha ottimi rapporti con loro, insieme al suo amico, il colonnello Wallis. Il passato sembra ormai dimenticato, e le giustificazioni per quel comportamento che aveva offeso Sir Walter pienamente accettate. Anne non riesce a comprendere appieno quel voltafaccia; l'unica spiegazione che può darsi è che il cugino, ormai vedovo, abbia delle mire su Elizabeth, che non sembra affatto esserne scontenta. Quando, la stessa sera a un'ora piuttosto tarda, Mr. Elliot arriva in visita a Camden Place, si mostra molto sorpreso nel ritrovare nella cugina la giovane donna che aveva ammirato a Lyme, e Anne non può che confermare il suo giudizio positivo, allora dato sulla base di una breve occhiata. Mr. Elliot si presenta molto bene, sembra una persona intelligente, che sa stare al mondo e che, soprattutto, contrariamente al padre e alla sorella di Anne, sa anche ascoltare gli altri. Quando Mr. Elliot si congeda, Anne non può non sorprendersi del fatto che la prima serata a Bath sia trascorsa in modo così piacevole rispetto alle sue aspettative.

Vol. II, cap. 4 (16)
Anne continua a nutrire dei sospetti circa le intenzioni di Mrs. Clay, soprattutto quando scopre quanto il padre, spalleggiato dalla figlia maggiore che evidentemente continua a non nutrire alcun timore al riguardo, ci tenga a quella compagnia. Nel frattempo, anche Lady Russell, dopo un primo momento di perplessità, si mostra entusiasta di Mr. Elliot e disposta a perdonargli il passato, visto che considera molto appropriato quel desiderio di riallacciare i rapporti con la famiglia; Anne, però, pur continuando ad apprezzare il cugino, non smette di avere dei dubbi sulle sue reali intenzioni. Un mattino, sul giornale di Bath, viene annunciato l'arrivo di Lady Dalrymple, vedova di un visconte, con la figlia. Quell'arrivo mette in subbuglio la famiglia Elliot; il visconte Dalrymple era un loro cugino, ma, per delle sfortunate circostanze, i rapporti tra le famiglie si erano interrotti subito dopo la sua morte. Sir Walter ed Elizabeth sono particolarmente ansiosi di riprendere la relazione con quelle parenti così illustri, suscitando un po' di vergogna in Anne, che non aveva mai visto il padre e la sorella alle prese con la nobiltà, e resta molto delusa nel vedere come il loro orgoglio si abbassi a quasi tutto pur di riuscire a riallacciare i rapporti interrotti. La viscontessa, comunque, accoglie benignamente la lettera di scuse di Sir Walter e la presentazione può finalmente avere luogo. Anne ne parla con Mr. Elliot, esprimendo la sua delusione per il comportamento dei sui familiari, ma il cugino, pur d'accordo con lei nel giudizio negativo sulle due donne, la esorta a valutare i motivi di opportunità che rendono utile quella parentela a livello di rapporti sociali. Durante questa conversazione, Mr. Elliot fa anche degli accenni, non particolarmente velati, alla presenza di Mrs. Clay, e all'opportunità di indirizzare Sir Walter verso relazioni con persone a lui pari o superiori, piuttosto che con qualcuno che gli è certamente inferiore.

Vol. II, cap. 5 (17)
Anne viene a sapere che a Bath c'è una sua vecchia compagna di scuola, della quale ricorda la bontà e l'aiuto che le aveva dato al suo arrivo al collegio. Mrs. Smith, un tempo Miss Hamilton, è ormai vedova e malata, e per di più è stata lasciata senza un soldo da un marito spendaccione. Anne la va a trovare, e rimane sorpresa nel trovarla comunque attiva e allegra molto più di quanto si fosse immaginata. L'amica le racconta di avere una bravissima infermiera, che, oltre ad assisterla, la tiene al corrente delle notizie cittadine e le permette di distrarsi con quelli che vengono comunemente chiamati pettegolezzi, ma che per lei sono preziosi per sentirsi parte della società che la circonda. Dopo qualcuna di quelle visite, quasi sempre accompagnata in carrozza da Lady Russell, Anne è costretta a rivelare ai suoi l'esistenza di quell'amica così poco nobile. Naturalmente sia il padre che la sorella mostrano solo disprezzo, in particolare perché la rivelazione avviene in occasione di un invito dalle Dalrymple, che Anne rifiuta perché già impegnata con Mrs. Smith. Il giorno dopo quell'invito, Lady Russell le racconta la serata, e la informa di aver parlato molto di lei con Mr. Elliot e di avere la netta impressione che il cugino non sia affatto lontano dall'innamorarsi di lei. Anne per qualche istante sembra quasi cedere al fascino di diventare la nuova Lady Elliot, di essere reinsediata a Kellynch Hall, nel posto che era dell'amata madre, ma poi i sentimenti passati hanno il sopravvento; e inoltre continua a sfuggirle l'esatta natura di Mr. Elliot, troppo corretto e misurato, troppo simpatico a tutti, ma con un'aria di ben celata insincerità.

Vol. II, cap. 6 (18)
È ormai passato un mese dal suo arrivo a Bath, e Anne è impaziente di sapere qualcosa di definitivo da Lyme e da Uppercross. Finalmente arriva, tramite i Croft, venuti per curare la gotta dell'ammiraglio, una lettera da Mary, che contiene notizie sorprendenti: Louisa, ormai guarita, è tornata a Uppercross, e sta per sposarsi con il capitano Benwick. Anne rimane sbalordita e non può certo nascondere a se stessa la propria felicità. Sapere che il capitano Wentworth è ancora libero lascia aperta la porta alla speranza, anche se sa che si tratta di speranze quasi prive di senso. Non vede l'ora di poter incontrare i Croft da sola, per avere qualche notizia in più. Finalmente, un mattino, mentre sta tornando a casa a piedi, si imbatte proprio nell'ammiraglio, che si offre di accompagnarla e, durante la strada, le riferisce la notizia di quel matrimonio inaspettato. La informa anche che è arrivata una lettera di Wentworth, e, pressato dalle domande discrete ma insistenti di Anne, le riferisce che non contiene nulla che faccia presumere un sentimento di delusione o di rammarico. L'ammiraglio invece si rammarica un po' per quell'occasione sfumata, e ritiene che la cosa migliore sia far venire il cognato a Bath, dove di ragazze carine ce ne sono in abbondanza.

Vol. II, cap. 7 (19)
Il capitano Wentworth in realtà aveva anticipato l'auspicio dell'ammiraglio Croft, visto che mentre quest'ultimo parlava con Anne era già sulla strada di Bath, e alla successiva uscita di Anne i due si incontrano. Anne è a passeggio con la sorella, il cugino e Mrs. Clay, quando comincia a piovere e i quattro si rifugiano in una pasticceria. Mentre aspettano l'arrivo della carrozza di Lady Dalrymple, per caso lì vicino, Wentworth entra nel negozio, ma riesce a scambiare solo qualche parola con Anne, che è costretta a uscire insieme al cugino, mentre la sorella e Mrs. Clay si accomodano nella carrozza. Anne è confusa; ha notato l'imbarazzo di Wentworth ma non sa bene come interpretarlo, e inoltre non è riuscita a sapere per quanto tempo il capitano si fermerà a Bath. Il giorno dopo, mentre è con Lady Russell, lo vede di nuovo, stavolta mentre cammina dall'altro lato della strada. È convinta che anche Lady Russell l'abbia visto, ma poi si accorge che l'amica stava guardando tutt'altro. Passano un paio di giorni, senza vederlo né sapere niente di lui; Anne, sempre più impaziente, e conoscendo l'amore per la musica di Wentworth, spera di incontrarlo la sera in cui è previsto un concerto, e si premura di fare una breve visita a Mrs. Smith per rimandare l'impegno che aveva preso con lei proprio per quella sera. L'amica accetta di buon grado, ma si lascia sfuggire qualche allusione che Anne non sa bene come interpretare.

Vol. II, cap. 8 (20)
La sera del concerto gli Elliot arrivano per primi e restano in ansiosa attesa delle nobili cugine. Nel frattempo entra il capitano Wentworth, che si ferma a scambiare qualche parola con Anne, che nota con piacere come il padre e la sorella abbiano abbozzato un saluto, sia pure molto freddo. La conversazione sembra languire, ma Wentworth non ha intenzione di allontanarsi, anzi, introduce l'argomento di Lyme, del matrimonio tra Louisa Musgrove e il capitano Benwick, con espressioni e giudizi che fanno gioire Anne. Mentre i due stanno ancora parlando, arrivano le Dalrymple, e Anne è costretta a unirsi al loro gruppo e a entrare nella sala da concerto, con animo rinfrancato e pronta a gustare appieno quella serata. Mr. Elliot riesce, con qualche manovra, a sedersi vicino a lei, e stuzzica la sua curiosità quando le dice di conoscerla di fama da molto tempo, di aver sentito parlare di lei da una persona che la conosce intimamente. Anne non riesce però ad estorcergli il nome di quella persona. Quando finisce la prima parte del concerto, Anne rimane seduta, ma cerca di guadagnare un posto verso il corridoio, per essere più raggiungibile. Ma Wentworth non si avvicina. Una volta finito l'intervallo, Anne si ritrova con un posto vuoto accanto a sé; finalmente Wentworth si accosta a lei, confessando, con un'aria molto diversa da quella dell'incontro iniziale, di essere rimasto deluso dall'esibizione canora. Anne cerca di fargli cambiare idea, ma è interrotta da Mr. Elliot, che nel frattempo era stato costretto a sedersi tra Miss Carteret ed Elizabeth e le chiede di tradurre i versi italiani per la nobile cugina. Quando Anne riesce a liberarsi, Wentworth la saluta in modo un po' brusco, affermando che per lui non vale la pena di restare. Anne lo vede allontanarsi con la certezza che quell'improvviso cambiamento di umore, e quella decisione così affrettata, sia dovuta alla gelosia nei confronti di Mr. Elliot. È una certezza che la riempie di gioia, ma subito dopo comincia a pensare con angoscia alla difficoltà di fargli capire come stanno effettivamente le cose.

Vol. II, cap. 9 (21)
Il giorno dopo Anne si reca da Mrs. Smith, e, lungo la strada, riflette sulla tentazione di sposare Mr. Elliot, anche se si rende conto che il suo amore per Wentworth è troppo forte per essere scalfito. L'amica le chiede subito di fornirle i particolari della serata musicale, e poi fa delle velate allusioni che prima Anne equivoca, credendo che si riferisca a Wentworth, ma poi capisce perfettamente che la persona di cui si parla è Mr. Elliot. Mrs. Smith le chiede infatti di intercedere presso di lui per degli affari che la riguardano, e le rivela di conoscerlo da molto tempo, in quanto amico fraterno del marito. Anne si mostra disposta a parlare con il cugino, ma subito dopo si rende conto che Mrs. Smith non la sta interpellando come parente ma come promessa sposa, un fatto che sembra ormai di pubblico dominio. Anne nega decisamente che ci sia qualcosa di vero, e l'amica, dopo qualche incertezza sembra molto sollevata. Comincia così il suo racconto sulla vera natura di Mr. Elliot, un uomo freddo e calcolatore, che si era sposato solo per denaro e aveva condotto alla rovina lei e il marito. Anne è sbalordita, quasi non riesce a crederci, ma una vecchia lettera indirizzata a Mr. Smith, insieme al racconto del comportamento di Mr. Elliot poco prima e subito dopo la morte dell'amico e alle informazioni che Mrs. Smith le fornisce sulle mire attuali del cugino, venuto a Bath solo per contrastare un eventuale matrimonio di Sir Walter con Mrs. Clay, che lo priverebbe della sua eredità, la convincono della veridicità di quel giudizio, anche perché non fa che confermare le sensazioni negative che aveva sempre avuto riguardo a Mr. Elliot,.

Vol. II, cap. 10 (22)
Anne torna a casa, scopre di aver effettivamente evitato Mr. Elliot, ma scopre anche che dovrà sopportare una sua visita in serata, anche se quella visita porta una buona notizia: Mr. Elliot è in partenza e starà via per un paio di giorni. Il mattino dopo Anne si sta preparando per andare da Lady Russell, a raccontarle tutto quello che aveva saputo da Mrs. Smith, quando, a sorpresa, vengono annunciati Charles e Mary Musgrove, arrivati la sera prima a Bath con Mrs. Musgrove, Henrietta e il capitano Harville. Avevano approfittato del fatto che il capitano aveva da sbrigare alcuni affari, per accompagnarlo e cogliere l'occasione di fare spese per le prossime nozze di Henrietta e Louisa. Anne viene così a sapere che Charles Hayter aveva trovato un buon beneficio ecclesiastico e che quindi il matrimonio tra lui e Henrietta era ormai prossimo, quanto quello di Louisa. La visita a Lady Russell è ormai saltata, e Anne accompagna in albergo la sorella e il cognato, che erano stati invitati per l'indomani a un ricevimento serale dagli Elliot. Viene accolta con molta cordialità da Mrs. Musgrove e dalla figlia e, poco dopo arrivano il capitano Harville con Wentworth, e per Anne ricominciano le ansie. Nel frattempo, Mary vede dalla finestra Mrs. Clay con un gentiluomo, nel quale subito dopo riconosce il cugino; Anne prima non vuole crederci, visto che Mr. Elliot dovrebbe essere partito, ma poi deve arrendersi all'evidenza, non senza preoccuparsi di dover menzionare il presunto rivale di Wentworth in sua presenza. Dopo un battibecco tra Charles e la moglie, che si oppone decisamente ad andare a teatro il giorno dopo, visto l'invito a casa dei suoi, si apprestano tutti a uscire, quando arrivano Sir Walter ed Elizabeth, venuti a far visita a Mrs. Musgrove e a ufficializzare l'invito, che viene esteso a tutti i presenti, con un'enfasi particolare verso il capitano Wentworth, che evidentemente Elizabeth ritiene ormai un buon acquisto per il suo salotto. Anne è stremata, soprattutto nello spirito, per quelle ansie continue e per l'incertezza che trapela dal comportamento di Wentworth. Una volta tornata a casa, dopo aver promesso di passare tutto il giorno successivo con le Musgrove, chiede chiarimenti a Mrs. Clay su quell'incontro con Mr. Elliot, e nota l'incertezza della signora, che risponde in modo vago, ostentando una finta indifferenza.

Vol. II, cap. 11 (23)
Il giorno dopo Anne va di nuovo dalle Musgrove, e lì trova Mrs. Musgrove intenta a raccontare tutte le vicende del fidanzamento di Henrietta a Mrs. Croft, e Harville con Wentworth, mentre Mary, Henrietta e Charles erano usciti per tornare a breve. I due uomini sembrano avere un impegno comune, e mentre Wentworth si siede per scrivere una lettera, Anne viene a sapere dal capitano Harville che si tratta di far sistemare una miniatura di Benwick destinata a Louisa. Harville le racconta che la miniatura era stata fatta in origine per la sorella, e non nasconde la sua amarezza, affermando che un uomo non dovrebbe dimenticare così presto la donna che ha amato. La conversazione si fa poi più generale, visto che Harville afferma che è più nella natura delle donne essere incostanti, mentre Anne difende con calore il proprio sesso. Nel frattempo Wentworth sembra impegnato nella propria lettera, ma alcuni indizi fanno pensare che quella conversazione non gli sia sfuggita. Alla fine Mrs. Croft se ne va, e anche i due uomini escono, ma quasi immediatamente dopo Wentworth rientra nella stanza con una scusa, estrae una lettera dai fogli sparsi nello scrittoio e la indica significativamente a Anne prima di affrettarsi a uscire di nuovo. Anne capisce così che, mentre stava scrivendo la sua lettera, Wentworth ne stava scrivendo un'altra per lei. La apre, e scopre che Wentworth aveva ascoltato le sue parole in difesa della costanza delle donne, e da quelle aveva tratto la speranza che lei fosse ancora disposta ad amarlo. Anne non regge a quella felicità così improvvisa, che spazza via tutti i suoi dubbi e conferma tutte le sue speranze; sembra sentirsi male, e Charles, appena rientrato con la moglie e la sorella, la costringe a farsi accompagnare da lui per tornare a casa. Anne è in ansia, è certa che Wentworth la stia aspettando per avere la sua risposta, e infatti i due lo incontrano subito dopo essere usciti. Charles, che aveva un impegno urgente, coglie l'occasione per chiedere al capitano di prendere il suo posto e accompagnare Anne a casa, e così ai due, rimasti soli, non resta che confessarsi a vicenda il reciproco amore, sopravvissuto a otto anni di separazione, e che sembra ancora più forte di prima. Dopo una lunga conversazione nella quale Wentworth le racconta tutte le vicissitudini del suo cuore in quegli anni, in particolare dopo averla rivista, Anne rientra a casa con una felicità difficilmente esprimibile. Durante il ricevimento serale, nei tanti momenti in cui riesce a parlare col suo innamorato, gli dice di non essere affatto pentita di aver ceduto nel passato alla persuasione di Lady Russell, che all'epoca faceva le veci della madre, anche perché la felicità di quel momento è forse ancora più grande di quella che avrebbe provato in un'età in cui era troppo incerta per ribellarsi a quello che lei considerava un dovere di ubbidienza. Wentworth non sembra molto convinto, ma anche lui alla fine cede, dicendo che forse riuscirà a perdonare la sua amica.

Vol. II, cap. 12 (24)
L'unione del capitano Wentworth e Anne Elliot avviene senza scosse. Sir Walter si accorge di quanto sia bello il genero; Lady Russell si rende conto di essersi sbagliata, in modi opposti, sia con Wentworth che con Mr. Elliot; Mary è soddisfatta, visto che la sorella si è sposata meglio delle sorelle del marito, e che il piccolo cruccio di vederla arrivare in un elegante landò è compensato dalle sue prospettive di diventare un giorno padrona di Uppercross Hall; Elizabeth, umiliata dalla subitanea partenza di Mr. Elliot e dalla scoperta della doppiezza della sua cara amica Mrs. Clay, non ha molto di cui consolarsi e si limita ad accettare con fredda cortesia l'accaduto; Mr. Elliot e Mrs. Clay vanno a vivere insieme a Londra, e si presume che si consolino a vicenda, e che magari ne possa seguire un matrimonio; Mrs. Smith, assistita da Wentworth, riesce a recuperare le proprietà del marito e diventa l'ospite più gradita della nuova coppia, insieme a una Lady Russell ormai perdonata. A Anne rimane un unico cruccio: la mancanza di parenti apprezzabile e cordiali verso il marito, da offrire in cambio del caloroso benvenuto dei Croft e della famiglia del fratello di Wentworth; ma tutto il resto è pura felicità, con l'eccezione delle paure legate al suo stato di moglie di un marinaio. Ma in fin dei conti è fiera di essersi legata a un membro di quella professione così preziosa e importante.


Vol. II, cap. 10 (22) (capitolo cancellato)
Anne è confusa e sconcertata da quelle rivelazioni su Mr. Elliot, ed è talmente agitata che, passando per Gay Street, si sorprende di incontrarvi, quasi sulla porta di casa, l'amm. Croft, che la invita insistentemente a entrare e a far visita alla moglie, nonostante l'evidente contrarietà di Anne e come se avesse qualcosa di particolare da dirle. Una volta costretta a entrare, Anne ha la sorpresa di ritrovarsi nella stessa stanza con il cap. Wentworth, sorpreso quanto lei per quell'improvvisa apparizione. Mentre l'ammiraglio sta uscendo per andare a chiamare la moglie, chiama il cognato nell'altra stanza, e Anne, nonostante la porta chiusa, riesce a sentire chiaramente che stanno parlando di lei e di Kellynch. Dopo pochi minuti Wentworth torna da lei, e, in evidente imbarazzo e con molte pause, le comunica che l'ammiraglio lo ha incaricato di chiederle se sono vere le voci che girano insistentemente sul suo prossimo matrimonio con Mr. Elliot, dato che i Croft sono dispostissimi a lasciare Kellynch, se la coppia avesse intenzione di stabilirsi lì. Anne nega decisamente la veridicità di quelle voci, e la sua espressione fa capire tutto a Wentworth. I due sono ormai certi che l'amore reciproco, che sembrava apparentemente finito, è più vivo che mai. Dopo una lunga conversazione nella quale Wentworth le racconta tutte le vicissitudini del suo cuore in quegli anni, in particolare dopo averla rivista, arrivano i Croft, e la moglie sembra accorgersi di quello che è successo tra i due. Una pioggia provvidenziale fa sì che Anne venga invitata a restare a pranzo, e i due hanno così modo di restare molto da soli, visto che i Croft sembrano molto indaffarati e non perdono occasione per allontanarsi dalla stanza. Una volta a casa, Anne non riesce ovviamente a dormire, travolta dalla felicità e da tutto quello che era successo in quella giornata, ed è costretta a pagare a quella felicità il tributo di un'emicrania e di un'estrema spossatezza.

Vol. II, cap. 11 (23) (capitolo cancellato)
L'unione del capitano Wentworth e Anne Elliot avviene senza scosse. Sir Walter si accorge di quanto sia bello il genero; Lady Russell si rende conto di essersi sbagliata, in modi opposti, sia con Wentworth che con Mr. Elliot; Mary è soddisfatta, visto che la sorella si è sposata meglio delle sorelle del marito, e che il piccolo cruccio di vederla arrivare in un elegante landò è compensato dalle sue prospettive di diventare un giorno padrona di Uppercross Hall; Elizabeth, umiliata dalla subitanea partenza di Mr. Elliot e dalla scoperta della doppiezza della sua cara amica Mrs. Clay, non ha molto di cui consolarsi e si limita ad accettare con fredda cortesia l'accaduto; Mr. Elliot e Mrs. Clay vanno a vivere insieme a Londra, e si presume che si consolino a vicenda, e che magari ne possa seguire un matrimonio; Mrs. Smith, assistita da Wentworth, riesce a recuperare le proprietà del marito e diventa l'ospite più gradita della nuova coppia, insieme a una Lady Russell ormai perdonata. A Anne rimane un unico cruccio: la mancanza di parenti apprezzabile e cordiali verso il marito, da offrire in cambio del caloroso benvenuto dei Croft e della famiglia del fratello di Wentworth; ma tutto il resto è pura felicità, con l'eccezione delle paure legate al suo stato di moglie di un marinaio. Ma in fin dei conti è fiera di essersi legata a un membro di quella professione così preziosa e importante.

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