Jane Austen

Mansfield Park
Mansfield Park

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Mansfield Park
(Mansfield Park)

inizio: 1811/12
revisione: 1813
pubblicazione: 9 mag. 1814
«By the Author of
"Sense and Sensibility"
and "Pride and Prejudice"»

  Personaggi
Cronologia

Vol. I: 18 capitoli (1-18)
Vol. II: 13 capitoli (19-31)
Vol. III: 17 capitoli (32-48)


Il testo originale è quello della seconda edizione (Murray, 1816).
Le illustrazioni nel testo sono di C. E. Brock e H. M. Brock, dal sito www.mollands.net.

Introduzione

Capitoli

 1- 2- 3- 4- 5- 6- 7- 8- 9-10-11-12
13-14-15-16-17-18-19-20-21-22-23-24
25-26-27-28-29-30-31-32-33-34-35-36
37-38-39-40-41-42-43-44-45-46-47-48


Opinions of Mansfield Park
(Opinioni su Mansfield Park)

Elizabeth Inchbald
Lovers' Vows
(Giuramenti di innamorati)

George Crabbe
The Parish Register
(Il registro parrocchiale)

(Parte II - "Matrimoni", vv. 502-573)


La traduzione, senza il testo originale, è disponibile anche in "formato libro", nell'edizione per il bicentenario realizzata dalla Jane Austen Society of Italy (JASIT)

oppure in ebook (PDF):


Solo traduzione italiana


Traduzione italiana con
testo originale a fronte




Vol. I, cap. 1 (1)
Le tre sorelle Ward hanno avuto in sorte matrimoni molto diversi: Miss Maria ha avuto un colpo di fortuna, e si è sposato con un baronetto, Sir Thomas Bertram, di Mansfield Park; la maggiore si è dovuta accontentare di Mr. Norris, un ecclesiastico titolare del beneficio amministrato dal cognato, e Miss Frances, un po' per amore e un po' per far dispetto alla famiglia, si è unita a un semplice ufficiale della polizia militare, Mr. Price, che ben presto si è rivelato dedito al bere e incapace di continuare nel servizio attivo. Quel matrimonio sconveniente aveva avuto l'effetto di rompere i rapporti tra Mrs. Price e le sorelle, ma dopo molti anni, e nove figli, la sorella negletta si era decisa a chiedere l'aiuto dei parenti ricchi. A Mansfield Park si decide quindi, su proposta di Mrs. Norris, di prendersi cura di una delle figlie di Mrs. Price, anche se le conversazioni su quella proposta fanno capire che sarà solo Sir Thomas ad accollarsi i problemi e le spese della nipote, visto che Mrs. Norris si dichiara impossibilitata a fare di più che organizzare la faccenda, affermando, peraltro, di non essere nemmeno in grado di tenerla con sé a causa del precario stato di salute del marito. Lady Bertram, indolente e incapace di qualsiasi emozione che vada al di là del benessere del proprio cagnolino, non solleva obiezioni, mentre Sir Thomas cerca di riflettere meglio sulle difficoltà del compito che si sta per accollare, subito tranquillizzato da Mrs. Norris, abilissima nell'appianare problemi che non la riguardino direttamente. La decisione è perciò presa; Mrs. Norris si occupa di informarne la sorella, che accetta volentieri quell'aiuto, anche per le rassicurazioni ricevute da Sir Thomas su un futuro interessamento più generale per le sorti della sua famiglia.

Vol. I, cap. 2 (2)
Fanny arriva a Mansfield Park, e il primo impatto non è molto promettente, almeno agli occhi dei suoi parenti, che sembrano ignari dei patimenti che può provare una bambina di dieci anni strappata improvvisamente alla famiglia. Tutti sono cortesi, a parte i bruschi ammonimenti della zia Norris, ma nessuno sembra preoccuparsi troppo dei sentimenti della nuova arrivata. Un aiuto insperato arriva dal cugino Edmund, il più sensibile della famiglia, che, avendola scoperta a piangere sconsolata in un angolo, la convince a confidarsi e comincia a interessarsi di più a lei, facendola sentire meno sola e sperduta e aiutandola a inserirsi meglio in famiglia. Anche le due cugine, di poco più grandi di Fanny, cominciano ad accettarla di più, anche se non riescono a capire come mai sia così ignorante e non sappia la maggior parte delle cose che sanno loro. I Bertram, in effetti, non si sono mai occupati molto dell'educazione dei figli; al di là di fornir loro istitutrice e insegnanti non sembrano interessati a dare molto di più, soprattutto riguardo ai loro sentimenti. Passano alcuni anni, e Sir Thomas continua a interessarsi della famiglia Price; il primogenito, William, viene avviato alla carriera in marina e, prima di imbarcarsi, è invitato a Mansfield Park; Fanny può così rivedere il fratello prediletto, anche se si rende conto che ormai la sua famiglia l'ha praticamente dimenticata o, almeno, non sembra certo sentire la sua mancanza. Edmund, pur impegnato nei sui studi ecclesiastici, continua a essere un punto di riferimento per Fanny, la persona che si interessa più a lei e colui che le fa da guida negli studi e nelle letture.

Vol. I, cap. 3 (3)
Fanny ha ormai quindici anni, e a Mansfield Park c'è una novità: la morte di Mr. Norris e il trasferimento della vedova dalla canonica a una piccola casa di proprietà di Sir Thomas. L'avvenimento ha anche un altro sviluppo: i debiti di Tom costringono il padre ad assegnare il beneficio ecclesiastico a un pastore in grado di pagarlo, invece di affidarlo a una persona di fiducia in attesa che Edmund, al quale era destinato, abbia l'età per occuparlo. Inoltre Sir Thomas è convinto che, vista la situazione, sia venuto finalmente il momento in cui la cognata, ormai da sola, prenda con sé Fanny, anche perché, in aggiunta ai debiti del primogenito, i sempre minori introiti delle sue proprietà ad Antigua stanno rendendo più gravoso il mantenimento della nipote. Lady Bertram ne parla a Fanny, che apprende la cosa con stupore e una forte contrarietà, non mitigata nemmeno dalle rassicurazioni di Edmund, che cerca di convincerla della bontà di quella scelta. Ma in realtà Mrs. Norris non ha nessuna intenzione di accollarsi quel fardello, e lo dice chiaramente a Lady Bertram, che lo riferisce al marito con la sua solita calma indifferenza. Alla canonica arrivano i Grant, il nuovo pastore con la moglie, molto più giovane di lui. Mrs. Norris non si lascia sfuggire l'occasione di criticare la prodigalità della nuova padrona di casa della canonica, ma quell'argomento viene presto superato da una novità ben più importante: Sir Thomas, pressato dal cattivo andamento dei suoi affari oltremare, si vede costretto a recarsi ad Antigua, dove decide di portare anche il figlio maggiore, soprattutto per allontanarlo dalle cattive compagnie. Le figlie sono ben felici di liberarsi del padre per almeno un anno, e Fanny si sente un'ingrata perché si rende conto di essere anche lei contenta di quella partenza.

Vol. I, cap. 4 (4)
La vita a Mansfield Park continua a scorrere in modo tranquillo; arrivano buone notizie da Antigua e, in fin dei conti, l'assenza di Sir Thomas e del figlio non si fa troppo sentire, visto che Tom era raramente presente e il padre è egregiamente sostituito da Edmund. Mrs. Norris, pur angustiata a suo modo da terribili presentimenti sulla sorte del cognato, è più attiva che mai, in particolare nella ricerca di un buon partito per la nipote più grande. E il giovanotto adatto non tarda ad apparire: è Mr. Rushworth, che ha ereditato la più bella tenuta dei dintorni, vive con la madre e ha ben dodicimila sterline di rendita. Il fidanzamento è presto concluso, anche se c'è da aspettare il consenso di Sir Thomas, che però non tarda troppo ad arrivare. Nel frattempo, dopo il ritorno di Tom, rimandato a casa dal padre visto il prolungarsi della permanenza ad Antigua, alla comunità di Mansfield si aggiungono due nuovi arrivi: il fratellastro e la sorellastra di Mrs. Grant, figli di secondo letto della madre. I due avevano vissuto con un fratello del padre e la moglie, l'ammiraglio e Mrs. Crawford, ma la morte di quest'ultima, e l'arrivo in casa dell'amante dello zio, avevano costretto Miss Crawford a trovarsi un'altra sistemazione, e il fratello, dopo aver decisamente rifiutato di stabilirsi con lei nella sua dimora di campagna, l'aveva volentieri accompagnata a Mansfield. I due sono notevolmente benestanti, e Mrs. Grant, ben lieta di avere una distrazione nella monotona vita di campagna, non perde tempo nel progettare matrimoni: il primogenito dei Bertram va benissimo per la sorella, e al fratello destina la minore delle Bertram. Questi progetti vengono accolti dai due tra il serio e il faceto, anche se Miss Crawford non si dimostra affatto scontenta dell'attivismo della sorella, mentre il fratello si mostra molto più restio al matrimonio.

Vol. I, cap. 5 (5)
I nuovi arrivati e i Bertram si piacciono subito. Mr. Crawford, all'inizio ritenuto insignificante, cresce rapidamente nella considerazione delle due sorelle Bertram, e Julia, l'unica delle due a essere libera, sembra pronta a innamorarsene. Lui in realtà preferisce la maggiore, che è in effetti è un po' restia a farsi da parte, ma le sorelle lo mettono in guardia dai pericoli di un flirt con una ragazza fidanzata. A Miss Crawford non dispiacciono affatto i fratelli Bertram, anche se la preferenza va senz'altro a Tom, in quanto primogenito ed erede delle proprietà e del titolo del padre. Da tutto questo è ovviamente lasciata fuori Fanny, che si limita ad ammirare la bellezza di Miss Crawford e non si lascia convincere dalle cugine a considerare gradevole il fratello. Durante una passeggiata insieme ai fratelli Bertram, Miss Crawford chiede ai due se Miss Price ha o no esordito in società, e la riposta di Edmund la induce a ritenere che la ragazza non lo abbia ancora fatto, non senza aver disquisito a lungo sui comportamenti e l'abbigliamento delle signorine prima e dopo quella tappa importante per tutte le ragazze di buona famiglia.

Vol. I, cap. 6 (6)
A un pranzo poco dopo la partenza di Tom per una corsa di cavalli, partecipa anche Mr. Rushworth, che non parla d'altro che di una proprietà di un suo amico sistemata da un famoso artista di giardini, cosa che lo ha fatto decidere a mettere mano alla sua tenuta di Sotherton, certamente bisognosa di essere ridisegnata secondo i dettami della moda. Un suo accenno alla possibilità di tagliare degli alberi fa trasalire Fanny, che ovviamente trova solo Edmund come complice di quella nostalgia per le buone cose del tempo andato. I due ne parlano anche con Miss Crawford, che non ha esitazioni nello schierarsi in modo spiccio con le esigenze della modernità. Miss Crawford annuncia poi ai due che sarà finalmente in grado di avere la sua arpa e di suonare per loro, e nel frattempo non ha remore a criticare, in modo piuttosto esplicito, lo zio ammiraglio, quando un suo accenno alla stringatezza degli uomini nello scrivere lettere fa scattare l'amore di Fanny per il fratello marinaio e introduce l'argomento degli ufficiali di marina. Nel frattempo gli altri avevano continuato a parlare degli ammodernamenti di Sotherton, e dalla discussione era emersa la proposta di chiedere consiglio a Mr. Crawford, che aveva già sistemato in quel senso, e da solo, la sua tenuta di Everingham. Mrs. Norris non si lascia scappare l'occasione per sfoggiare le sue doti organizzative, e propone una piacevole gita per tutti, con l'ovvia esclusione di Lady Bertram, che come al solito non avrà certo voglia di uscire, e di Fanny, che dovrà restare a farle compagnia. Tutti ne sono entusiasti, tranne Edmund, che resta in silenzio.

Vol. I, cap. 7 (7)
Il giorno dopo Edmund e Fanny parlano di Miss Crawford: entrambi si trovano d'accordo nel deplorare le sue parole contro lo zio, ma, per il resto, Edmund si mostra molto più incline a perdonarle quella piccola sconvenienza, mentre Fanny guarda con preoccupazione e sconcerto all'infatuazione del cugino. I contatti di Edmund con la canonica si fanno sempre più frequenti, con la scusa dell'arrivo dell'arpa, e delle conseguenti esibizioni di Miss Crawford, e poi con il suo desiderio di imparare a cavalcare, che Edmund è ben lieto di assecondare. Purtroppo l'unico animale docile e adatto allo scopo è la cavalla usata da Fanny, che si ritrova così a dover molto spesso fare a meno dei suoi esercizi quotidiani a cavallo, e comincia ad avvertire con forza una malcelata gelosia per quella donna che sta allontanando il cugino da lei. Una sera, dopo quattro giorni di seguito in cui Miss Crawford era andata a cavallo e Fanny no, Edmund, rientrando dalla canonica, si accorge che Fanny è molto provata dal mal di testa, e scopre che la cugina era stata costretta, dal noncurante egoismo di Mrs. Norris e dall'indifferenza della madre, a stare per lungo tempo sotto il sole cocente. Il biasimo verso la zia e la madre diventa però presto biasimo verso se stesso, in quanto Edmund si rende conto che era stata proprio la sua disattenzione verso il benessere della cugina a lasciarla nelle mani di coloro che erano abituati a usarne i servigi a proprio piacimento, senza preoccuparsi minimamente della sua salute. Fanny è confusa, probabilmente il suo malessere è anche dovuto alla lotta che sta conducendo per nascondere la sua pena di fronte alle crescenti attenzioni del cugino verso una donna della quale lei non ha alcuna stima, e va a letto con il cuore gonfio di angoscia, come quando era arrivata la prima volta a Mansfield Park.

Vol. I, cap. 8 (8)
Il giorno dopo Fanny riprende stabilmente possesso della cavalla; a Mansfield Park arrivano in visita Mr. Rushworth e la madre, e si ricomincia a parlare della visita a Sotherton. Tutto viene presto sistemato: nel calesse di Mr. Crawford andranno le signorine Bertram con la zia Norris e Miss Crawford, Edmund le seguirà a cavallo, e Fanny resterà a far compagnia a Lady Bertram, che non si era lasciata convincere ad andare, nemmeno dai pressanti inviti di Mrs. Rushworth. Edmund però, tornato a casa appena in tempo per salutare gli ospiti, non è soddisfatto; coglie un accenno al sedile a cassetta del calesse e propone di far partecipare anche Fanny, respingendo le proteste della zia con la decisione di restare lui stesso a casa per far compagnia alla madre. Dopo qualche ulteriore resistenza la soluzione viene accettata, ma in seguito Mrs. Grant si propone lei come compagnia per Lady Bertram per quella giornata, e Edmund può così unirsi anche lui alla gita. Nel momento della partenza, le sorelle Bertram sono entrambe estremamente attirate dal posto accanto a Mr. Crawford, ma nessuna delle due riesce a trovare una scusa plausibile per accaparrarselo; è Mrs. Grant a risolvere il dilemma, accennando al fatto che Julia aveva espresso il desiderio di imparare a guidare. Durante il viaggio, Fanny si bea di quei paesaggi nuovi, mentre Maria riesce a stento a trattenere la sua irritazione nel vedere i due a cassetta così allegri e ciarlieri. Riesce però a consolarsi subito dopo, quando, una volta arrivati nella proprietà del futuro marito, può esternare il suo orgoglio di prossima padrona di casa.

Vol. I, cap. 9 (9)
All'arrivo a Sotherton, la comitiva è accolta da madre e figlio, e, dopo un abbondante rinfresco e la visita di prammatica alla casa, gli ospiti di Mansfield e i padroni di casa si dividono in tre gruppi e cominciano a esplorare il parco, anche se l'obiettivo della gita, quello di verificare i possibili lavori per rimodernare la proprietà, sembra ormai quasi dimenticato. Durante la visita alla casa, mentre tutti erano nella cappella di famiglia, Miss Crawford, dopo essersi pronunciata in modo molto critico verso la professione di ecclesiastico, apprende con molto stupore, e con molto imbarazzo, viste le sue parole precedenti, che Edmund è in procinto di prendere gli ordini. Quando finalmente tutti lasciano il chiuso del palazzo per l'aria aperta del parco, uno dei gruppi è formato da Edmund, Fanny e Miss Crawford, e fra i tre viene ripreso l'argomento della professione ecclesiastica. Miss Crawford sembra aver superato completamente l'imbarazzo iniziale, e le parole di Edmund in difesa del clero, ovviamente appoggiate dall'approvazione di Fanny, non sembrano toccarla più di tanto. Dopo un po', Fanny esprime il desiderio di riposarsi, e gli altri due, dopo averla lasciata su una panchina, continuano a esplorare il bosco, per dirimere una discussione sulla lunghezza della loro passeggiata, calcolata con razionale precisione da parte di Edmund e con allegra anarchia da parte di Miss Crawford.

Vol. I, cap. 10 (10)
Fanny, dopo essere rimasta sola per più di un quarto d'ora, sente avvicinarsi dei passi, ma rimane delusa nel vedere che non si tratta dei due che aspettava di ritorno, ma di Maria, Mr. Rushworth e Mr. Crawford. I tre si siedono con lei, ma subito dopo, alla vista di un cancello che porta verso un'altura, utile per vedere meglio la proprietà, decidono di avviarsi. Ma il cancello e chiuso, e Mr. Rushworth si avvia di fretta verso casa per recuperare la chiave. A quel punto, però, Maria diventa insofferente davanti a quell'ostacolo, e si lascia convincere da Mr. Crawford a oltrepassarlo sfruttando una stretta apertura. Fanny cerca di dissuaderli, ma invano. Passa ancora qualche minuto, e Fanny, di nuovo sola, sente altri passi. Stavolta è Julia, che si è liberata di Mrs. Rushworth e della zia, ed è venuta a cercare gli altri, dopo essere stata informata di dove fossero da un Mr. Rushworth in corsa verso casa. Julia non ci mette molto a decidere di imitare la sorella, e Fanny resta per l'ennesima volta da sola, con l'onere di dover informare Mr. Rushworth della fuga della sua bella; Mr. Rushworth arriva, rimane molto deluso dal racconto di Fanny, ma poi si lascia convincere ad aprire il cancello e seguire i fuggitivi. A Fanny ora non rimane che aspettare i due che l'avevano lasciata sola all'inizio, ma, sentendo crescere la propria impazienza, si alza per andarli a cercare, e li ritrova poco dopo, in allegra conversazione e inconsapevoli di averla fatta aspettare tanto a lungo. Decidono di tornare verso la casa, e qui incontrano Mrs. Norris e Mrs. Rushworth, insieme alle quali rientrano. Quasi all'ora stabilita per il pranzo rientrano gli altri, e la giornata finisce un po' in fretta, vista la necessità di partire per tempo. Il problema del posto a cassetta del calesse viene risolto da Mr. Crawford, che invita Julia a riprendere il posto dell'andata, con un po' di delusione per Maria, consolata però dalla certezza di essere la preferita. Tutti, in misura diversa, hanno qualcosa di bene o di male da ripensare riguardo alla giornata; l'unica completamente soddisfatta è Mrs. Norris, che torna a Mansfield con un buon bottino di uova, e futuri pulcini, formaggio e piante.

Vol. I, cap. 11 (11)
Dopo poco dalla gita a Sotherton, arrivano a Mansfield delle lettere di Sir Thomas che annunciano il suo ritorno di lì a tre mesi, all'inizio di novembre. Le figlie non accolgono certo la notizia con molta gioia; soprattutto Maria, che si rende conto che il ritorno del padre coinciderà con il suo matrimonio. I Crawford vengono informati delle buone nuove in occasione di una delle loro frequenti visite, e Miss Crawford ne approfitta per riprendere l'argomento della prossima ordinazione di Edmund, ribadendo le sue riserve su quella scelta. Fanny naturalmente difende il cugino, ma Miss Crawford è talmente gradevole anche nelle sue critiche che Edmund, rimasto alla finestra con la cugina mentre lei è chiamata a unirsi agli altri per fare musica, non riesce a staccarle gli occhi di dosso, e, dopo aver proposto a Fanny di uscire a guardare le stelle, si avvia invece verso l'altro gruppo, attratto irresistibilmente dal fascino della bella ospite. Fanny rimase così da sola alla finestra, sospirando per quel comportamento del cugino, finché non è richiamata all'ordine da Mrs. Norris.

Vol. I, cap. 12 (12)
Si avvicina la stagione della caccia, che da una parte riporta Tom Bertram a Mansfield, e dall'altra allontana Mr. Crawford, che va per un paio di settimana nella sua tenuta di campagna. Il ritorno del primogenito convince sempre di più Miss Crawford, anche se a malincuore, che la sua preferenza va senz'altro al fratello minore, mentre le sorelle Bertram, ognuna a suo modo, e ognuna considerandosi la prediletta, sentono molto la mancanza del bel Crawford, che comunque torna puntualmente, incapace di sottrarsi a quel gioco su due terreni che lo affascina tanto a Mansfield. Fanny è l'unica ad accorgersi di qualcosa che non va, soprattutto perché le sembra evidente un'inclinazione molto sconveniente di Mr. Crawford verso Maria; ne parla a Edmund, ma non sembra trovare orecchie disposte ad ascoltarla. Si limita perciò a osservare, e quello che vede non la tranquillizza, anche se, ascoltando per caso una conversazione tra Mrs. Norris e Mrs. Rushworth durante un ballo improvvisato e limitato alle due famiglie confinanti, con la sola aggiunta di un amico di Tom in visita, si rende conto di essere l'unica a nutrire quei dubbi. Dopo i primi due giri di ballo, Fanny si ritrova senza cavaliere, ma Tom, che in primo momento le aveva detto di essere troppo stanco per ballare, ci ripensa immediatamente, per avere una scusa idonea a rintuzzare uno sgradito invito della zia Norris a unirsi a lei, Mrs. Rushworth e il dr. Grant a un tavolo di whist.

Vol. I, cap. 13 (13)
Il nuovo amico di Tom in visita a Mansfield, John Yates, ha patito una cocente delusione: era in casa di un nobile amico e si stava accingendo a prendere parte a una recita privata, quando l'improvvisa morte di una parente aveva mandato tutto a gambe all'aria. La sua delusione, però, stuzzica la voglia di recitare, di fare qualcosa di nuovo, in quasi tutti gli altri, e così si decide di organizzare una recita a Mansfield. L'unico a non essere d'accordo è Edmund, naturalmente spalleggiato da Fanny; ma tutte le sue obiezioni vengono ridicolizzate sia dal fratello maggiore che dalle sorelle, e lui deve arrendersi, specialmente quando Mr. Crawford annuncia che la sorella è dispostissima a partecipare. L'unica speranza, almeno da parte di Fanny, resta la zia Norris; ma anche da quel lato non c'è nessuna sponda per i due dissenzienti; Mrs. Norris, anzi, è entusiasta del progetto, che le permetterà di darsi da fare, di organizzare e, soprattutto, renderà necessario il suo trasferimento a Mansfield Park per quel periodo, con tutti i risparmi per lei che questo comporta.

Vol. I, cap. 14 (14)
Dopo molte proposte andate a vuoto, finalmente Tom Bertram ha l'idea giusta: mettere in scena Giuramenti di innamorati, lo stesso testo provato da Yates a casa di amici, prima di arrivare a Mansfield. Tutti, forse anche perché stanchi dell'indecisione, si mostrano d'accordo, ma subito si accende la rivalità delle sorelle Bertram per la parte che consente a chi la sosterrà di essere più in contatto con Mr. Crawford, il cui ruolo è stato già deciso. La vincitrice, anche per l'intervento dello stesso Mr. Crawford, è Maria, e Julia, consapevole dell'affronto subito, si rifiuta fermamente di accettare qualsiasi altro ruolo. Alla fine quasi tutte le parti vengono assegnate, e Maria Bertram si assume il compito di andare alla canonica per chiedere a Miss Crawford di acconsentire al ruolo scelto per lei. Fanny, che ha ascoltato tutto con attenzione, rimane sola e si accinge a leggere il testo scelto, che le appare subito estremamente inappropriato. La sua unica speranza è che Edmund riesca a convincere gli altri a desistere.

Vol. I, cap. 15 (15)
Miss Crawford accetta volentieri la parte di Amelia, e altrettanto volentieri Mr. Rushworth si presta a recitare quella del conte Cassel. Edmund, che era stato fuori per tutta la mattinata, viene a sapere al suo rientro della scelta fatta, e si dimostra subito molto contrariato. Le sue rimostranze, però, sono respinte seccamente, sia da Tom che da Maria. L'unica speranza è rivolgersi alla madre e alla zia, ma anche in questo caso i tentativi di Edmund risultano vani: la madre, come al solito, si mostra molto vaga, e la zia lo contraddice apertamente, lanciandosi in un lungo sproloquio sulle spese già fatte e sulle proprie capacità di organizzazione e di controllo della situazione. Dopo un pranzo molto taciturno, la scena è ravvivata dall'arrivo dei Crawford, che vengono subito coinvolti nella discussione sulle cose ancora da decidere. Miss Crawford chiede con fervore a chi sarà assegnata la parte di Anhalt, il personaggio che dovrà sedurre, ma ormai tutti loro sono impegnati, e un accenno di Mr. Yates circa l'opportunità di chiederlo a Edmund non sembra avere molte possibilità di successo. Anche Miss Crawford prova a tastare il terreno in quella direzione, ma Edmund si mostra freddo e irremovibile. C'è poi un'altra parte da assegnare, anche se meno importante: quella della moglie del contadino, per la quale Tom pensa subito a Fanny. Lei, però, quasi sconvolta da quella proposta, rifiuta decisamente, e Edmund, che dapprima aveva preferito non intervenire, le dà man forte quando la zia Norris cerca di costringerla a farlo con modi molto sgarbati e offensivi; a questo punto interviene anche Miss Crawford, che cerca di consolare Fanny cambiando discorso e parlandole del fratello, un intervento molto apprezzato, sia dalla diretta interessata, sia da Edmund. La parte della moglie del contadino viene quindi lasciata per il momento in sospeso e, per Anhalt, Tom propone di chiedere l'intervento di uno dei loro vicini, un imprevisto allargamento della compagnia che provoca qualche apprensione anche tra i convinti fautori della recita.

Vol. I, cap. 16 (16)
Fanny va a dormire con la testa piena degli avvenimenti della serata, e anche piena di dubbi sulla correttezza del proprio comportamento nel rifiutare la richiesta di quei cugini ai quali deve tanto. Il mattino dopo i dubbi non si sono affatto diradati, e lei si rifugia in una stanza che era stata usata in precedenza come alloggio per l'istitutrice e aula scolastica per le tre bambine, rimasta da allora inutilizzata e della quale aveva ormai preso possesso in modo stabile. Ma neanche lì riesce a tranquillizzarsi, anzi, la vista dei tanti regali ricevuti dai cugini le fa sentire ancora di più un senso di colpa dal quale non riesce a liberarsi. Dopo un po', viene interrotta dall'arrivo di Edmund, venuto a chiedere il suo consiglio su una decisione davvero inaspettata, quella di accollarsi la parte di Anhalt, per evitare che nella recita vengano coinvolti degli estranei. Fanny è sconcertata da quel voltafaccia, ma Edmund riesce man mano a convincerla, o meglio a simulare una convinzione che lei non prova affatto, anche perché uno dei motivi principali del cugino è quello di salvaguardare Miss Crawford dalla sconvenienza di recitare con uno sconosciuto. Quando Edmund se ne va, a Fanny non rimane che l'infelicità di vedere il cugino rimangiarsi quasi tutto quello che aveva affermato in precedenza, un voltafaccia che, per di più, ha lo scopo principale di ingraziarsi l'affascinante vicina.

Vol. I, cap. 17 (17)
Il voltafaccia di Edmund fa ovviamente molto piacere agli altri, in particolare a Tom e a Maria, infastiditi dalle pretese di moralità di Edmund, ora molto ridimensionate. Anche i Crawford ne sono molto lieti, e la soddisfazione di Miss Crawford è un balsamo per il cuore ancora dubbioso di Edmund. Alla canonica viene anche risolto il problema che ancora angustia Fanny, visto che la parte della moglie del contadino viene accettata da Mrs. Grant. Ma la consolazione di Fanny è di breve durata, visto che Edmund le comunica quella notizia tessendo le lodi della rivale, che si era adoperata per risolvere quel problema e aveva perciò diritto alla gratitudine di Fanny. Ma Fanny non è l'unica a essere turbata; Julia è addirittura rabbiosa per quell'ormai scoperta predilezione di Mr. Crawford per Maria, e trova una ben magra consolazione incoraggiando un blando corteggiamento da parte di Mr. Yates, mentre le due sorelle, che fino allora erano andate d'amore e d'accordo, non si rivolgono praticamente più la parola. Questo stato di cose sfugge, o viene sottovalutato, praticamente da tutti. L'unica ad accennarvi con la sorella è Mrs. Grant, che vede con preoccupazione le attenzioni che il fratello tributa a Maria, mentre Miss Crawford si mostra certa del fatto che entrambe le sorelle siano innamorate di Henry, e che il povero e insignificante Mr. Rushworth avrebbe ben poche possibilità di successo se il nuovo corteggiatore si facesse avanti.

Vol. I, cap. 18 (18)
Tutto procede ormai secondo i piani, anche se nell'aria si avverte un certo nervosismo, diffuso in tutti, anche se per motivi diversi. Fanny, sempre gentile e disponibile, diventa la confidente generale ed è Mr. Rushworth che si rivolge più spesso a lei, per farsi aiutare nella parte ma anche per esternare il suo malumore nei confronti di Mr. Crawford, che, insieme a Maria, non sembra far molto per placare la crescente gelosia dello sfortunato fidanzato. Fanny, con l'animo sempre più agitato riguardo a Edmund e Miss Crawford, si rende utile soprattutto nei lavori di cucito, sollecitata come sempre dallo zelo della zia Norris. Il giorno dopo è quello previsto per una prova generale dei primi tre atti, e Fanny, sempre più agitata e dopo aver passato la mattinata a cucire, si rifugia nella sua stanza prediletta per stare un po' da sola. Ma la solitudine dura solo un quarto d'ora, perché, con sua grande sorpresa, Miss Crawford la viene a cercare per chiederle di provare con lei la sua parte, visto che Edmund non c'è ma anche perché, avendola letta più attentamente, si sente un po' in imbarazzo al pensiero di pronunciare quelle battute di fronte a lui. Fanny si presta di buon grado, ma le due vengono interrotte proprio da Edmund, appena tornato, che viene da Fanny con le stesse intenzioni di Miss Crawford. Dopo un primo momento di imbarazzo Edmund e Miss Crawford cominciano a provare, mentre Fanny funge da spettatrice e da suggeritore. Arriva finalmente l'ora della prova generale, che però è funestata da un impedimento: il dr. Grant è indisposto, o fa finta di esserlo a detta della cognata, e la moglie non può lasciarlo; c'è quindi una parte vacante, e tutti si rivolgono a Fanny per pregarla di prendere momentaneamente il posto dell'assente. Fanny è riluttante, ma poi si lascia convincere, e così la prova può iniziare. Ma l'esibizione non va molto lontano: improvvisamente si spalanca la porta, e Julia annuncia l'inaspettato ritorno del padre.

Vol. II, cap. 1 (19)
La notizia getta tutta la famiglia nel panico, e nessuno sa che pesci pigliare. Julia sembra l'unica con un po' di lucidità e pronta a far causa comune, ma la vista, appena entrata, di Mr. Crawford che si stringe al cuore la mano di Maria la fa subito desistere da quei buoni propositi, e si allontana dichiarando di non avere nulla di cui vergognarsi di fronte al padre. Gli altri rimangono per qualche istante interdetti, ma poi i due fratelli e Maria si affrettano in salotto, e Fanny, dimenticata da tutti, si ritrova da sola con i Crawford e Mr. Yates. Quest'ultimo sembra inconsapevole della situazione, mentre i Crawford, conoscendo meglio Sir Thomas, decidono di andarsene subito. Fanny alla fine si decide ad andare anche lei a salutare lo zio e, una volta alla sua presenza, resta sorpresa dalla sua affabilità e dai complimenti inusuali che si sente rivolgere. Si Thomas è felicissimo di essere di nuovo a casa dopo quell'assenza così lunga, accoglie di buon grado Mr. Rushworth, e si mostra dispostissimo a raccontare tutti i particolari del viaggio. Lady Bertram appare anche lei insolitamente eccitata e felice per quel ritorno inaspettato, mentre Mrs. Norris, delusa per non essere stata lei a sapere per prima la notizia, si dà da fare come suo solito, infastidendo non poco il cognato. Dopo una breve pausa, Lady Bertram si lascia sfuggire qualche parola sulla recita, e Tom cerca subito di minimizzare la cosa. Sir Thomas non sembra farci troppo caso, ma quando decide di andare a rivedere il suo studio i figli entrano di nuovo in agitazione, non sapendo bene come comportarsi. Sir Thomas si avvia da solo, e rimane molto stupito nel trovare la stanza così cambiata, ma si stupisce ancora di più sentendo parlare al di là della porta, e, aprendola, nel ritrovarsi su un palcoscenico, con uno sconosciuto, Mr. Yates, che sta pomposamente declamando le sue battute. Tom, che si era precipitato nella stanza del teatro, non può fare a meno di osservare divertito quella scena, e poi presenta Mr. Yates al padre, con non molta soddisfazione da parte di quest'ultimo. I tre tornano insieme in salotto, e Mr. Yates, senza accorgersi dei segni di agitazione degli altri, e senza molto tatto, costringe Sir Thomas ad ascoltare tutti i particolari di quella recita, rendendogli molto faticosa la necessaria cortesia che è obbligato a mostrare. Sir Thomas riesce alla fine a cambiare discorso, chiedendo notizie dei Crawford; Tom lo informa che si tratta di una compagnia molto piacevole, ma a questo punto si inserisce Mr. Rushworth, che, con un discorso abbastanza incoerente, rivela le sue perplessità riguardo a Mr. Crawford, e afferma che, in fin dei conti, quella recita, con tutte quelle prove, lo ha stancato. Sir Thomas elogia quelle idee così vicine alle sue, ma allo stesso tempo si rende conto che quel probabile futuro genero non è certo un genio.

Vol. II, cap. 2 (20)
Il mattino dopo, Edmund si spiega con il padre, e Sir Thomas decide di non insistere con gli altri, ritenendo sufficiente l'aver interrotto ogni progetto teatrale. Ma non può fare e meno di affrontare la cognata, esprimendole il suo stupore per quella condiscendenza verso un progetto così inappropriato. Mrs. Norris non vede altra scappatoia che quella di cambiare discorso, e si lancia in una delle sue solite filippiche su quanto si era data da fare, mettendo una particolare enfasi sul fidanzamento di Maria con Mr. Rushworth, dovuto interamente a lei. Dopo aver rapidamente ripreso il suo posto di padrone di casa, Sir Thomas può sedersi a tavola soddisfatto, pensando al teatro smantellato, allo scenografo licenziato e alle copie della commedia gettate nel fuoco. La persona più agitata a Mansfield è sicuramente Maria, che si aspetta da un momento all'altro la proposta di matrimonio di Mr. Crawford, sperando che l'innamorato si decida in fretta, anche per liquidare il precedente fidanzato, tornato a Sotherton, che si augura di non dover rivedere. Il mattino dopo Mr. Crawford arriva, ma ben presto Maria scopre che intende partire per Bath per raggiungere lo zio, e che rimane molto sul vago in merito a un eventuale ritorno a Mansfield. Le sue speranze naufragano interamente, e solo l'innato senso del decoro le impedisce di esprimere la sua profonda delusione. Anche gli altri, sia pure con sentimenti molto diversi, si rammaricano per la partenza di Mr. Crawford, tranne Julia, che ormai lo detesta, e Fanny, che considera quella partenza una benedizione. Un paio di giorni dopo, anche Mr. Yates se ne va, senza aver tralasciato nel frattempo il suo blando corteggiamento verso Julia. Sir Thomas ne è felice, visto che quel tipo così frivolo e spendaccione era l'ultimo legame con lo spiacevole ricordo della recita. A Mrs. Norris non rimane che far sparire il panno verde del sipario al quale aveva lavorato tanto, portandoselo a casa, dove aveva improvvisamente scoperto una penuria di panno di quel colore.

Vol. II, cap. 3 (21)
Il ritorno di Sir Thomas riporta Mansfield Park alla calma piatta precedente, che però la parte più giovane della famiglia, dopo aver sperimentato tutti gli aspetti positivi di quella lunga assenza, non riesce ad accettare con il grado di rassegnazione di prima. Perfino Edmund si lagna di quella calma e di quella monotonia, un sentimento subito rintuzzato da Fanny, che gli fa notare come non si tratti che di un ritorno allo stile di vita precedente alla partenza di Sir Thomas. Edmund, ovviamente, sente la mancanza dei continui contatti con i Crawford, o meglio con Miss Crawford, e Fanny fa fatica a nascondere i suoi veri sentimenti, specialmente dopo un nuovo panegirico del cugino nei confronti delle doti della bella vicina. Sir Thomas comincia a capire, dopo la favorevole impressione iniziale, di che pasta è fatto veramente Mr. Rushworth, e, preoccupato alla vista dell'evidente freddezza della figlia per l'uomo che dovrebbe sposare, la informa, con la sua solita solennità, di essere pienamente disponibile ad accollarsi i fastidi di una rottura del fidanzamento, se lei non si sente più sicura della sua scelta. Ma Maria, ormai senza più speranze nei confronti di Mr. Crawford e insofferente come non mai alle restrizioni derivanti dalla presenza in casa del padre, si mostra decisa ad andare avanti, anzi è impaziente di sposarsi al più presto, per soffocare la sua delusione negli agi e negli svaghi della vita brillante promessa da quell'unione. Le nozze vengono quindi celebrate in fretta, Mrs. Rushworth si trasferisce a Bath per lasciare campo libero alla nuova padrona di casa, e la coppia, in attesa della stagione londinese, va a stare qualche settimana a Brighton, in compagnia di Julia, ormai riappacificatasi con la sorella. La partenza delle sorelle Bertram lascia un vuoto a Mansfield, avvertito persino da Lady Bertram, e Fanny, che non ha certo molti motivi per sentire quella mancanza, ne è comunque colpita e rammaricata.

Vol. II, cap. 4 (22)
Dopo la partenza delle sorelle Bertram, Fanny assume maggiore importanza nella vita a Mansfield, e non solo in famiglia; anche nella canonica, l'arrivo dell'autunno e le giornate più cupe e malinconiche, fanno desiderare un diversivo a Miss Crawford, un diversivo che trova nelle visite di Fanny, iniziate per caso, durante una giornata di pioggia, e continuate poi con regolarità, a seguito di inviti insistenti anche da parte di Mrs. Grant, che ci tiene a procurare una distrazione alla sorella. Durante una di queste visite, dopo che Fanny aveva decantato le bellezze della natura a una Miss Crawford non molto convinta, che aveva fatto anche qualche accenno a un particolare e inaspettato interesse da parte sua per quella vita in campagna, le due vengono raggiunte in giardino da Mrs. Grant e da Edmund, felice della familiarità instauratasi tra le due donne a cui tiene di più. Nella conversazione che segue, Miss Crawford cerca di stuzzicare Edmund sul suo futuro, affermando di rispettare molto di più le persone che ambiscono a una posizione di rilievo, che non si accontentano del poco che gli riserva la sorte. Ma Edmund non si lascia smuovere, e ribadisce le sue scelte, accennando significativamente ad ambizioni diverse dalla ricchezza e dell'importanza sociale. Fanny naturalmente non si lascia sfuggire nulla, e le sue pene per quel rapporto che la fa così tanto soffrire non possono che crescere. Dopo un po', Edmund si ricorda di essere stato mandato alla canonica per riportare Fanny a casa, e i due si avviano sulla strada del ritorno, non prima di aver ricevuto un invito a pranzo per il giorno successivo, esteso anche a Fanny, che, sorpresa per quell'attenzione inaspettata e così nuova per lei, viene alla fine convinta ad accettare dal cugino, sempre più felice di veder crescere la familiarità tra lei e Miss Crawford, e i due lasciano la canonica con l'unica riserva da parte di Fanny di chiedere il permesso alla zia.

Vol. II, cap. 5 (23)
Lady Bertram si mostra molto sorpresa dall'invito a Fanny di Mrs. Grant e, soprattutto, ritiene di non poter fare a meno di lei, nonostante le proteste di Edmund, che alla fine le consiglia di chiedere al padre. Quest'ultimo, a differenza della moglie, non è affatto sorpreso, anzi quasi si meraviglia che la nipote non sia ancora mai stata invitata. Lady Bertram accetta con la solita placida tranquillità il parere del marito, che le assicura che lui stesso sarà in casa e che, inoltre, Mrs. Norris sarà invitata a passare la giornata da loro. Fanny accoglie con gioia quella decisione, anche se non riesce a nascondere a se stessa la pena di dover condividere ancora una volta, e stavolta più a lungo, un incontro tra il cugino e Miss Crawford. Il mattino dopo arriva Mrs. Norris, che non perde l'occasione per sminuire quell'omaggio a Fanny, ma rimane subito dopo sconcertata dall'offerta di Sir Thomas di concedere a Fanny la carrozza. I due cugini di avviano puntualmente al pranzo, e prima di arrivare alla canonica notano un calesse, che Edmund riconosce subito come quello di Mr. Crawford, che è infatti arrivato da poco da Bath e conta di fermarsi un po' a Mansfield. Tutti sono lieti di quella visita, eccetto Fanny, che guardando Crawford non può fare a meno di pensare alle cugine e a ciò che aveva visto durante i preparativi per la recita. Henry Crawford, invece, sembra assolutamente tranquillo, e avvia una conversazione con la sorella proprio sul viaggio di nozze dei Rushworth. Fanny freme nel percepire quella disinvolta indifferenza e, forse per la prima volta in vita sua, risponde in modo alterato quando viene interpellata in proposito, senza però minimamente scomporre il suo interlocutore, che anzi sembra guardarla con maggiore interesse. Durante la conversazione viene alla luce la prossima ordinazione di Edmund, e Miss Crawford, pur essendone a conoscenza sin dalla gita a Sotherton, non può non sentirsi irritata per quella ormai definitiva decisione, percependola come una sorta di affronto da parte di Edmund, perfettamente al corrente che lei non si piegherebbe mai a diventare la moglie di un ecclesiastico. Decide così di ripagarlo con la stessa moneta, trattandolo con l'indifferenza mostrata da lui nei suoi confronti.

Vol. II, cap. 6 (24)
Henry Crawford ha un piano per svagarsi durante la sua permanenza a Mansfield: far innamorare Fanny. La sorella sembra non essere d'accordo, ma poi non si fa troppi scrupoli, raccomandandogli solo di non esagerare e di non far del male alla povera ragazza. Nonostante l'avversione che prova per lui, per Fanny sarebbe difficile sfuggire al corteggiamento di un uomo così abile con le donne, se non avesse il segreto amore per Edmund a difenderla da ogni attacco del genere, ma, comunque, Crawford riesce, se non altro, a scalfire un po' quell'avversione, aiutato anche da un avvenimento che riempie di gioia Fanny e la predispone a essere gentile con tutti: il ritorno in Inghilterra dell'amato fratello, imbarcatosi sette anni prima. William Price fa un'ottima impressione a tutti; i suoi racconti vivi e spontanei di quei sette anni in mare fanno capire a Sir Thomas di aver investito bene il denaro e l'influenza spesi per aiutarlo, riescono persino a smuovere lady Bertram dalla sua solita indolenza, e colpiscono anche Crawford, che paragona quella vita di avventure, coraggio e senso del dovere alla sua, dedita solo all'ozio e al piacere. Per lui c'è anche l'occasione di mostrarsi cortese con William, anche se l'intenzione è quella di ingraziarsi soprattutto Fanny, prestando all'eroe del momento un suo cavallo da caccia, e cedendoglielo poi per tutto il tempo che rimarrà a Mansfield.

Vol. II, cap. 7 (25)
I rapporti tra la canonica e Mansfield Park ridiventano molto simili a quelli precedenti, anche perché Sir Thomas si mostra più che disposto ad accettare quella forma di familiarità con i vicini, che alla fine si decidono, con qualche dubbio sull'opportunità o meno di farlo, a invitare la famiglia al completo. È proprio durante quel pranzo, e la successiva serata insieme, che Sir Thomas comincia a notare le continue attenzioni di Mr. Crawford verso Fanny, attenzioni che non gli dispiacciono affatto. Lui cerca in tutti i modi di fare breccia nella ritrosia di Fanny, anche ripudiando, quando il discorso cade sulla gita a Sotherton, certi comportamenti precedenti; ma lei, pur con la sua solita modestia e cortesia, non sembra affatto toccata da quei tentativi. Prosegue intanto il sotterraneo confronto tra Edmund e Miss Crawford, in particolare quando, nel corso della conversazione, emerge il fatto che Edmund, non appena presi gli ordini, andrà a risiedere nella parrocchia che gli sarà affidata; nel contempo, William e Fanny si godono il rinnovato rapporto fraterno, pur con le ombre dovute all'insoddisfazione del primo per una promozione che tarda ad arrivare. William si rammarica anche di non aver mai visto la sorella ballare, e Sir Thomas, che aveva ascoltato ed era poi stato chiamato in causa dal nipote, sembra quasi prevedere che ci sarà presto modo di colmare quella lacuna. La serata, nella quale i fili dell'intreccio precedente si sono mescolati con quelli che presumibilmente saranno gli sviluppi futuri, si conclude con il solito protagonismo di Mrs. Norris, che si appropria di decisioni pratiche per il ritorno a casa già prese in precedenza da Sir Thomas, e con una Fanny contrariata dalla necessità di ringraziare Mr. Crawford per le premure dimostrate nel corso dei preparativi per il ritorno.

Vol. II, cap. 8 (26)
Le parole di William durante la serata alla canonica non vengono lasciate cadere da Sir Thomas, che decide di dare un ballo a Mansfield Park in onore dei due nipoti, con estremo sconcerto di Mrs. Norris e grande soddisfazione da parte di tutti gli altri. Fanny è felicissima, anche se un po' impaurita, per quell'onore, ma si rende subito conto di non sapere proprio come vestirsi, e di essere in difficoltà per indossare una croce di ambra regalatele dal fratello, che non era però stato in grado di corredarla con una collana a cui appenderla. Anche Edmund ha le sue preoccupazioni; a breve prenderà gli ordini e l'agognata unione con Miss Crawford è funestata da dubbi persistenti circa i reali sentimenti della donna amata, con la quale non ha ancora mai veramente messo le carte in tavola. C'è inoltre in vista la prossima partenza di lei per un soggiorno da una sua amica a Londra, una circostanza che di volta in volta, secondo i diversi sentimenti espressi in proposito da Miss Crawford, alimenta o abbatte le sue speranze. Il giorno prima del ballo, Fanny decide di sciogliere i suoi dubbi chiedendo consiglio a Mrs. Grant e alla sorella e si reca alla canonica, dove scopre che Miss Crawford stava accingendosi a farle visita. Una volta spiegate le sue difficoltà, e risolto rapidamente il problema del vestito, Miss Crawford le offre un regalo: la scelta di una tra le collane che possiede per poterla mettere con la croce di William. Fanny, molto imbarazzata, alla fine cede alle insistenze dell'amica, ma quando quest'ultima la informa, con finta indifferenza, che la collana scelta era una di quelle regalatale dal fratello, e che dovrà perciò considerarlo come un ricordo anche di lui, Fanny sembra decisa a rifiutare, ma ancora una volta si lascia convincere, seppure molto a malincuore, a superare i propri scrupoli. Fanny si è naturalmente accorta delle manovre di Mr. Crawford, ma le considera solo come una ripetizione di quegli inganni che in precedenza avevano avuto come obiettivo le cugine, e nutre la quasi certezza che fratello e sorella abbiano cospirato insieme per quel regalo che, sia pure tanto desiderato, ora non suscita in lei nessuna soddisfazione.

Vol. II, cap. 9 (27)
Tornata a casa, Fanny ha la sorpresa di trovare in camera sua il cugino, che era venuto per consegnarle un regalo. una catenina per appendere la croce di William, e aveva appena iniziato a scriverle un biglietto da lasciarle. Fanny, dopo aver raccontato a Edmund della visita alla canonica, coglie subito l'occasione per dichiarare di voler restituire la collana a Miss Crawford, ma il cugino, praticamente estasiato da quella coincidenza, si oppone decisamente, tessendo le lodi dell'amata con un entusiasmo e una chiarezza che per Fanny, sia pure consapevole di quell'amore, hanno l'effetto di una ipotesi sgradita che diventa improvvisamente una certezza. Pur in questo stato d'animo di estrema sofferenza, una volta rimasta sola decide che è suo dovere mettere da parte il suo amore per il cugino, ma non riesce comunque a non leggere estasiata quel breve biglietto incompiuto, e a non considerarlo uno dei suoi tesori più preziosi. Il mattino successivo è rallegrato all'inizio da un biglietto di Mr. Crawford, che invita William a fare con lui la prima tappa del suo viaggio di ritorno a Portsmouth, invitandolo nel contempo a pranzo dallo zio, ma subito dopo Fanny si ritrova a essere sottoposta alle angherie della zia Norris, e ripiomba nell'umor nero. Arriva finalmente l'ora di andarsi a vestire, e Fanny si avvia verso la sua stanza ma, dopo la prima rampa di scale, si imbatte in Edmund, appena tornato dalla canonica, dove era andato a chiedere a Miss Crawford di concedergli i primi due balli. Fanny vede subito che c'è qualcosa che non va nel cugino, e lui le confessa che, pur avendo ricevuto una risposta positiva, l'atteggiamento dell'amata lo ha profondamente contrariato, visto che le nelle parole di lei le precedenti riserve sugli uomini di chiesa non si sono affatto attenuate. Edmund è scoraggiato, e confessa a Fanny che le sue speranze sembrano ormai del tutto perdute. Proprio al termine di quella confessione i due sono interrotti dall'arrivo di una cameriera, che mette fine al colloquio. Fanny non può fare a meno di provare una profonda gioia per quell'unione data per sicura e che invece sembra ora molto più incerta. In questo stato d'animo si veste e, dopo aver visto che la collana di Miss Crawford non è adatta alla croce del fratello, si vede costretta, non certo a malincuore, a mettersi quella del cugino; ma poi, in uno slancio di generosità, e dopo aver visto come le sta bene, decide di mettere anche quella della rivale. Una volta pronta, si avvia felice verso il ballo e, appena uscita dalla sua stanza, si imbatte in Mrs. Chapman, la cameriera personale della zia Bertram, inviata dalla zia per aiutarla a vestirsi; pur constatando la tardiva inutilità di quell'attenzione, Fanny non può fare a meno di apprezzarla molto, quasi quanto avevano fatto Lady Bertram e la sua cameriera.

Vol. II, cap. 10 (28)
Quando Fanny scende in salotto, gli zii reagiscono in modo diverso alla sua comparsa: Sir Thomas rimane colpito dall'eleganza e dalla bellezza della nipote, Lady Bertram si limita ad assentire e a ricordare la gentilezza nell'averle mandato la sua cameriera, e Mrs. Norris non può fare a meno di attribuire quell'ottimo risultato ai benefici di essere stata cresciuta a Mansfield. Fanny è consapevole di apparire attraente, e la sua felicità cresce quando Edmund le chiede di riservargli un ballo; ma quando cominciano ad arrivare gli invitati la sua soddisfazione si attenua molto, perché si rende conto di dover affrontare le presentazioni inevitabili in un'occasione del genere; inoltre, l'ingresso dei Crawford le procura altri motivi di malcontento: Miss Crawford appare più bella che mai, e il fratello si affretta a invitarla per il primo giro di danze. Ormai si avvicina il momento dell'inizio del ballo, e Fanny sprofonda di nuovo nel timore e nell'imbarazzo, quando Sir Thomas le annuncia che dovrà essere lei ad aprire le danze. Di fronte a un onore del genere, che lei non aveva neanche immaginato, cerca inutilmente di rifiutare, ma lo zio è irremovibile. Durante la serata l'umore di Fanny è altalenante; Miss Crawford la irrita facendo allusioni a lei e al fratello, Edmund la fa sentire di nuovo felice quando le racconta, durante l'agognato ballo con lui, che cosa si è detto durante il suo ballo con l'amata. Fanny si sente ormai troppo stanca per continuare, e lo zio le consiglia, anzi le ordina, di andarsene a letto, non prima di aver invitato Mr. Crawford a far colazione con loro il mattino dopo, prima di partire per Londra insieme a William, un invito non certamente accolto con piacere da Fanny, che avrebbe desiderato avere il fratello tutto per sé. Nonostante tutto, però, Fanny va a dormire soddisfatta: si è accorta di quanto possa essere piacevole la novità e l'eccitazione di un ballo.

Vol. II, cap. 11 (29)
Il giorno successivo, dopo la partenza mattutina di William e Mr. Crawford, e quella più comoda di Edmund, a Mansfield Park cala una sorta di atmosfera malinconica; persino Lady Bertram sembra più languida del solito, mentre Sir Thomas, senza molto successo, cerca, con discrezione, di tastare il terreno con Fanny sui sentimenti della nipote verso quello che lui ormai considera il suo corteggiatore. Nella canonica, l'atmosfera è ancora più malinconica; Miss Crawford si macera nei dubbi che nutre sul suo rapporto con Edmund e, dopo la settimana che era prevista per la sua assenza, non vedendolo tornare, decide di andare a chiedere lumi a Fanny, anche perché, sapendo che l'amico di Edmund ha tre sorelle in età da marito, in lei comincia a insinuarsi il tarlo della gelosia. La spedizione non sortisce l'effetto sperato; Fanny è molto riservata, sembra non sapere nulla né dei motivi che hanno indotto il cugino a prolungare la visita, né delle tre sorelle che preoccupano tanto la sua interlocutrice. Miss Crawford alla fine si arrende davanti a quella ritrosia, ma non si lascia sfuggire un rossore che le sembra un segno di consapevolezza, come se Fanny conoscesse i sentimenti del cugino e non volesse rivelarli a colei che ne è oggetto.

Vol. II, cap. 12 (30)
Miss Crawford torna alla canonica un po' rinfrancata, e pronta ad affrontare in paziente attesa i giorni che la dividono dal viaggio a Londra. Ma quella stessa sera torna il fratello, e il mattino dopo, quando lui torna da una visita ai Bertram, che doveva essere molto breve e che si era invece prolungata per più di un'ora, ha l'enorme sorpresa di sentirlo confessare il suo amore per Fanny Price e l'intenzione di chiederle di sposarlo. Il colloquio che segue è un lungo panegirico di Fanny da parte di Henry, punteggiato dai sentimenti di gioia della sorella, che vede con il massimo piacere quel matrimonio, e non ha il minimo dubbio sulla risposta di Fanny e sulla futura felicità della coppia. Quando il fratello la informa di aver deciso di stabilirsi nel Northamptonshire, si lascia anche sfuggire qualche parola che le sembra subito dopo rivelatrice delle sue intenzioni nei confronti di Edmund, ma il fratello, preso com'è dal fervore di elogiare la sua amata e dall'orgoglio di essere lui a sottrarla a quella vita di sottomissione, non coglie affatto quella velata allusione.

Vol. II, cap. 13 (31)
Il mattino dopo, di buonora, Henry Crawford va nuovamente a Mansfield Park, stavolta per dare a Fanny una bellissima notizia: William è stato promosso, con l'intercessione dell'ammiraglio Crawford. Fanny è felicissima, vorrebbe andare subito a comunicare la bella notizia allo zio, ma lui la ferma, e dopo averle detto che il suo viaggio a Londra aveva il solo scopo di presentare William allo zio e favorire così quella promozione, dichiara di aver fatto tutto per lei e poi, dopo qualche giro di parole, le chiede praticamente di sposarlo. Fanny è sbalordita, ma neanche per un istante prende sul serio quella dichiarazione. Prende confusamente le distanze da quel corteggiatore così sgradito, e, approfittando dell'avvicinarsi dello zio, corre in camera sua, dove rimane preda di sentimenti contrastanti e inconciliabili: la gioia per la promozione del fratello e l'angoscia per quelle parole, apparentemente così sincere, rivoltele da Crawford. Aspetta di essere certa che l'ospite sia andato via, e poi scende a incontrare lo zio, felice quasi quanto lei per William. L'atmosfera gioiosa è però guastata da una notizia che non le fa certo piacere: Mr. Crawford è stato invitato a pranzo. Fanny è così costretta a incontrarlo di nuovo a brevissima distanza di tempo, anche se cerca in tutti i modi di tenersi lontana da lui. È però costretta a rispondere a un biglietto della sorella, con il quale Miss Crawford si congratulava con lei in modo molto esplicito, comunicandole persino il suo pieno consenso a quella unione. Fanny risponde con un biglietto scritto in fretta, con l'unico scopo di far capire la sua assoluta contrarietà a un comportamento che giudica assurdo e sconveniente nei suoi confronti. Mr. Crawford si deve accontentare di portare quel biglietto di risposta alla sorella, e si congeda da una Fanny ansiosa di vederlo andar via.

Vol. III, cap. 1 (32)
Il mattino dopo, Fanny si sveglia senza ovviamente aver dimenticato gli avvenimenti del giorno prima, ma fiduciosa che il biglietto mandato a Miss Crawford abbia messo fine alla faccenda. Ma subito dopo le sue angosce riemergono, vedendo per caso Mr. Crawford arrivare di nuovo in visita. Passa circa mezzora, e Fanny si è un po' tranquillizzata, pensando che ormai lo sgradito ospite se ne sia andato, quando sente avvicinarsi il passo dello zio e il suo allarme rinasce prepotente. Sir Thomas è venuto nella sua stanza per comunicarle che Mr. Crawford ha chiesto la sua mano, lui è stato felicissimo di dargli il suo consenso, e la prega quindi di scendere con lui per dare di persona la risposta al suo innamorato. Il deciso no di Fanny, sbalordisce lo zio, che le chiede di spiegare quel rifiuto; le spiegazioni di Fanny sono un po' confuse, sia perché preferirebbe morire piuttosto che rivelare il suo amore segreto, sia perché non ha nessuna intenzione di coinvolgere le cugine nel precisare il perché della sua avversione per Mr. Crawford. Sir Thomas dopo il primo sbalordimento, si lascia andare alla collera, sempre però molto controllata, di fronte a quella nipote che rifiuta un partito del genere, tacciandola di egoismo e ingratitudine. Fanny è disperata, piange a dirotto, e lo zio, dopo qualche sospetto subito fugato su un eventuale amore nascosto, si lascia ammorbidire un po', ritenendo che lo stato di Fanny sia poco adatto a una spiegazione diretta; se ne va quindi da solo, rinunciando a portare la nipote da Mr. Crawford. Dopo un quarto d'ora Sir Thomas torna dalla nipote, le riferisce brevemente che Mr. Crawford si è reso conto con molta generosità dell'inopportunità di vedere l'amata, anche se precisa di ritenere doveroso che Fanny, magari il giorno dopo, si spieghi di persona. Quindi si congeda, non prima di averle detto di non fare parola con nessuno dell'accaduto, e di averle consigliato di fare una passeggiata per calmarsi e schiarirsi le idee. A pranzo, dopo aver fatto la sua passeggiata, Fanny deve fronteggiare i soliti rimproveri della zia Norris, irritata per non aver saputo dell'uscita di Fanny, alla quale avrebbe affidato una commissione. Subito dopo il pranzo, Sir Thomas è chiamato fuori dalla stanza e, dieci minuti dopo, il maggiordomo viene a chiamare lei, informandola che lo zio vuole parlarle. Fanny immagina subito lo scopo di quella chiamata, e infatti un minuto dopo si trova nella stanza dello zio, da sola con Mr. Crawford.

Vol. III, cap. 2 (33)
Il colloquio con Crawford non va come aveva sperato Fanny; lui, che in effetti sembra estremamente cambiato rispetto al giovanotto vanesio di prima, è troppo innamorato per lasciarsi scoraggiare dai suoi ripetuti rifiuti, e i due si lasciano con sentimenti praticamente inalterati da entrambe le parti. Sir Thomas rimane in un primo momento deluso dal resoconto di Mr. Crawford, ma poi anche lui si lascia convincere a condividere l'ottimismo del giovanotto. Visto che quest'ultimo non ha nessuna intenzione di tenere nascosta la faccenda, Sir Thomas si vede costretto, pur con qualche timore soprattutto riguardo al comportamento di Mrs. Norris con Fanny, a rivelarla alla moglie e alla cognata, dopo aver informato Fanny di quella necessità. Mrs. Norris si mostra pronta, con sorpresa e sollievo sia da parte di Sir Thomas che di Fanny, ad attenersi alle raccomandazioni di discrezione rivoltele dal cognato, anche se in cuor suo cova una sorda collera nei confronti di Fanny, non per aver rifiutato quell'offerta di matrimonio, ma per averla ricevuta, un onore che sarebbe toccato a Julia e del quale quella nipote negletta non è certo degna. Lady Bertram si mostra insolitamente loquace; le uniche cose che rispetta e di cui tiene conto sono la bellezza e il denaro, e il fatto che la nipote abbia ricevuto un'offerta di matrimonio così allettante la fa salire molto nella sua stima e gliela fa apparire molto più bella di quanto avesse ritenuto in precedenza.

Vol. III, cap. 3 (34)
Al suo ritorno a Mansfield, Edmund ha diverse sorprese: trova Miss Crawford, che immaginava a Londra, ancora lì, riceve da lei un'accoglienza cordiale e amichevole che non si era aspettato, e viene a sapere sia della promozione di William che della domanda di matrimonio di Mr. Crawford. Per quest'ultima si dimostra molto favorevole, anche se, conoscendo meglio la cugina, non può meravigliarsi come il padre del suo rifiuto. Crawford viene invitato a pranzo, e Edmund osserva con attenzione tutti i suoi sforzi, in verità quasi interamente vani, per riuscire a entrare nelle grazie di Fanny, senza nascondere più di tanto i propri sentimenti a favore dell'amico. Anche se la conversazione è sorretta in pratica solo dai due giovanotti, tutto ciò che viene detto, almeno da parte di Mr. Crawford, è rivolto indirettamente a Fanny, pur se, da parte dell'innamorato, anche solo riuscire a farle aprire bocca si rivela una fatica improba. Ma Mr. Crawford dimostra una perseveranza e un ardore che talvolta, anche se in misura estremamente esigua, riescono a far breccia anche nell'ostinato riserbo di Fanny, e convincono sempre di più Edmund che l'amico faccia davvero sul serio.

Vol. III, cap. 4 (35)
Edmund aveva intenzione di aspettare che fosse Fanny a parlare della faccenda, ma il padre, preoccupato per la durata della pazienza di Crawford, lo convince a usare la sua influenza sulla cugina. I due fanno una passeggiata in giardino, e Edmund, pur assicurandole di non essere affatto contro di lei, non nasconde il proprio giudizio favorevole su quell'unione, accennando anche, velatamente ma con parole che non sfuggono a Fanny, al suo rapporto con Miss Crawford. Fanny cerca di spiegarsi, per quanto può senza rivelare il motivo principale che le impedisce farsi piacere Crawford, ma il cugino sembra quasi distratto, tutto preso com'è a tessere le lodi dell'amata, per ciò che aveva detto di Fanny durante un incontro alla canonica il giorno precedente. Il colloquio non sembra avere vie d'uscita; Edmund si dimostra soddisfatto per aver finalmente fatto parlare la cugina, e fiducioso nel successo di Crawford, mentre Fanny non può che sentirsi sempre più in pena, per quell'accerchiamento che ora vede impegnata anche la persona a cui tiene di più al mondo.

Vol. III, cap. 5 (36)
Edmund riferisce al padre il colloquio avuto con la cugina, e lo prega di non insistere oltre con lei, lasciando fare al tempo. Sir Thomas accetta a malincuore: non ha la sicurezza del figlio, soprattutto riguardo alla durata della costanza di Mr. Crawford. Fanny guarda con timore all'inevitabile incontro di congedo con Miss Crawford, che alla fine, il giorno prima della partenza dei due per Londra, si rivela meno penoso del previsto. Miss Crawford, infatti, si dimostra sì ansiosa di perorare la causa del fratello, ma le sue espressioni di affetto verso Fanny, apparentemente sincere, prendono quasi il sopravvento e colpiscono molto la destinataria, che alla fine si sente anche sollevata per non aver fatto sorgere il minimo sospetto sul sentimento che vuole tenere assolutamente celato: il suo amore per il cugino. In serata anche Mr. Crawford viene a prendere congedo, un Mr. Crawford molto diverso dal solito, silenzioso e commosso. Fanny non può fare a meno di notarlo e, anche se le sue decisioni rimangono inalterate, si concede di compiangere quell'innamorato così abbattuto.

Vol. III, cap. 6 (37)
Una volta partito Mr. Crawford, Sir Thomas cerca di notare qualche segno di rimpianto in Fanny, ma non riesce a decifrare il comportamento della nipote. Edmund ritiene che debba passare ancora del tempo, e non si rende affatto conto che il problema maggiore per Fanny non è il suo innamorato, ma la sorella, che dentro di sé vede sempre più vicina al cugino. Nel frattempo viene annunciato l'arrivo di William, che passerà a Mansfield prima di tornare a Portsmouth per il suo primo viaggio da tenente. Quella visita fa venire in mente un'idea a Sir Thomas: perché non mandare Fanny a casa sua per qualche settimana, insieme al fratello? Ne parla a Edmund, che si dimostra sicuro della gioia di Fanny a quella proposta. In realtà lo scopo di Sir Thomas è quello di far tornare la nipote allo squallore della casa natale, per farle capire meglio le opportunità offertele dalla proposta di Mr. Crawford. Sia Fanny che William si dimostrano entusiasti del progetto, e, dopo qualche difficoltà per convincere Lady Bertram, e momenti di terrore da parte dei due fratelli nel sentire Mrs. Norris offrirsi di accompagnarli, proposta subito ritirata quando quest'ultima si rende conto di dover pagare a spese sue il viaggio di ritorno, la partenza è decisa in via definitiva, e Fanny e il fratello partono una mattina da Mansfield, lasciando i coniugi Bertram e Edmund da soli.

Vol. III, cap. 7 (38)
Il viaggio verso Portsmouth si svolge senza inconvenienti, e il giorno successivo alla partenza fratello e sorella arrivano a casa dei genitori. Per Fanny, agitata e timorosa come suo solito, la prima impressione non è certo positiva: a parte qualche rapida parola affettuosa da parte della madre, si rende conto di non contare molto per tutta la famiglia. Tutti si mostrano impazienti di informare William dell'uscita dal porto della sua nave, e della necessità per lui di sbrigarsi ad andare a bordo, mentre a lei è riservato un interesse molto scarso, per non dire nullo. In più, in quella casa piccola e angusta sembra si faccia a gara per fare più chiasso possibile, e lei, abituata alla vita ordinata e compassata di Mansfield, non tarda a farsi venire un mal di testa. Fanny cerca di scacciare quel fastidio, rendendosi conto di non avere nessun diritto a essere considerata di più in quella casa dalla quale manca da così tanto tempo, e spera che con il passare dei giorni, una volta superato il trambusto dell'improvvisa partenza di William e del fratello Sam, anche lui destinato a imbarcarsi sulla stessa nave, le cose vadano meglio. Dopo che tutta la parte maschile della famiglia è uscita di casa, si ritrova con la madre e le due sorelle, Susan e Betsey, ed è testimone di un litigio tra loro a proposito di un coltellino d'argento lasciato in eredità da un'altra sorella, Mary, che lei ricordava ancora con tenerezza per averla lasciata ancora bambina alla sua partenza per Mansfield, e che era poi morta qualche anno dopo. Dopo le fatiche del viaggio, e quel primo impatto così poco piacevole, Fanny non vede l'ora di andare a dormire, e approfitta con gratitudine del primo invito che le viene rivolto al riguardo. Una volta entrata nella stanza che dovrà dividere con Susan, comincia a pensare con molto più rispetto alla sua piccola mansarda di Mansfield, che in quella stanza soffocante e quasi priva di mobili assume un aspetto molto diverso di quello che ha in una dimora come Mansfield Park.

Vol. III, cap. 8 (39)
I sentimenti di Fanny dopo la prima settimana passata a Portsmouth sono di un tale sconforto e abbattimento, che se Sir Thomas ne fosse stato al corrente ne avrebbe certamente ricavato rosee speranze per Mr. Crawford, oltre a congratularsi con se stesso per la propria sagacia nel costringere la nipote a guardare alla realtà con occhi diversi da quelli di una ragazza abituata ai lussi e alle comodità di una casa signorile. Nella casa di Mr. Price c'era un chiasso incessante, nessuno badava ai bisogni degli altri, nessuno riusciva a farsi sentire; un ambiente domestico esattamente opposto a quello di Mansfield Park. Anche nei membri della sua famiglia Fanny non trovava nulla di positivo; riguardo al padre, memore dei ricordi dell'infanzia, non si aspettava molto, ma la madre la deludeva profondamente. Aveva sperato di poterne guadagnare l'affetto, ma di fronte a sé aveva una donna indolente e incapace di governare la casa, un po' come Lady Bertram, con la differenza che quest'ultima, circondata da ricchezza e servitù in abbondanza, non aveva bisogno delle doti necessarie alla madre di una prole numerosa afflitta da una cronica mancanza di denaro. Quanto ai fratelli e alle sorelle, la situazione era pressoché simile, anche perché in casa non c'era nessuno in grado di istruirli e moderarli. Insomma, tutte le sue aspettative erano andate deluse, e la nostalgia della vita a Mansfield si faceva sentire ogni giorno di più, soprattutto dopo la partenza di William, l'unico che avrebbe potuto alleviare la situazione di sconforto in cui si trovava.

Vol. III, cap. 9 (40)
Fanny sente sempre più nostalgia di Mansfield, e arriva anche ad apprezzare le lettere di Miss Crawford, che, se non altro, le parlano di un luogo e di una cerchia di persone che le stanno tanto a cuore, anche se gli accenni a Edmund non mancano di farla soffrire. In casa neanche il tempo le porta qualche consolazione, se non la scoperta che la sorella Susan dimostra un'intelligenza e un temperamento degni di interesse. Man mano il rapporto tra le due si fa più stretto, in particolare dopo la decisione di Fanny di risolvere una volta per tutte il banale ma persistente litigio tra Susan e la sorella più piccola sul coltellino d'argento, sempre al centro di accese discussioni. Susan apprezza il gesto di Fanny, anzi, si sente quasi in colpa per averlo provocato, e dimostra una voglia di imparare che spinge la sorella a procurarle dei libri dalla biblioteca, libri che servono anche a Fanny per distrarsi dal pensiero fisso della lettera che riceverà da Edmund, una volta deciso il suo matrimonio con Miss Crawford.

Vol. III, cap. 10 (41)
È quasi un mese che Fanny è a Portsmouth, e una bella mattina ha la sorpresa di veder arrivare Henry Crawford. La sorpresa non le è certo molto gradita, ma durante la passeggiata che lui, con molta abilità, riesce a ottenere insieme alla sua bella, naturalmente accompagnata dalla sorella Susan, Fanny un po' si ricrede su di lui, che si mostra molto gentile a pieno di attenzioni non solo verso di lei ma anche nei confronti di Susan. Durante la passeggiata i tre incontrano Mr. Price, che, come al solito, stava bighellonando nei pressi del porto. Fanny in un primo momento si vergogna dell'aspetto del padre, ma poi vede con sollievo che il suo comportamento con Mr. Crawford è molto diverso da quello in casa sua, e, soprattutto, nota come l'ospite si comporti con garbo e senza far trasparire quel disprezzo che si era aspettata da lui. Una volta avviatisi sulla via del ritorno, Crawford riesce a parlare per qualche minuto a quattr'occhi con Fanny, e le rivela di essere venuto a Portsmouth solo per lei, di essere stato a Everingham per occuparsi della sua proprietà e dei suoi fittavoli con un'attenzione maggiore di quella che aveva avuto prima, di sperare che il suo cambiamento la possa influenzare positivamente verso di lui. Fanny, naturalmente, si schermisce, ma non può fare a meno di riconoscere dentro di sé il profondo cambiamento rispetto al Mr. Crawford che conosceva, oltre alla gioia di aver potuto parlare con una persona così vicina a quell'ambiente di Mansfield del quale ha tanta nostalgia. Arrivati a casa, Mr. Price invita Mr. Crawford a pranzo, ma quest'ultimo, con grande sollievo di Fanny, si dice impossibilitato ad accettare per impegni precedenti e dà loro appuntamento per l'indomani.

Vol. III, cap. 11 (42)
Il giorno dopo, domenica, Mr. Crawford è di nuovo dai Price, li trova in procinto di recarsi in chiesa e li accompagna. Dopo la funzione, vanno a passeggiare sui bastioni, una camminata abituale, che per Mrs. Price è l'unica distrazione settimanale dai suoi doveri di madre. Mr. Crawford è ben attento a non lasciarsi sfuggire Fanny, e prende sottobraccio sia lei che Susan. Durante la passeggiata si informa sulla permanenza di Fanny a Portsmouth e si dimostra un po' scettico circa la possibilità che da Mansfield la mandino a prendere dopo i due mesi concordati, che a lui sembrano anche troppi; le offre comunque la disponibilità sua e della sorella ad accompagnarla nel viaggio di ritorno, non appena lei dovesse avvertire dei pericoli per la sua salute da quella vita così ritirata e senza quasi nessun esercizio fisico. Fanny rimane colpita da queste premure, anche se non sa bene che cosa dire. Mr. Crawford le accompagna fino alla porta di casa, e poi trattiene Fanny ancora per un po', raccontandole del suo viaggio nel Norfolk e mettendo in luce le sue intenzioni di rivedere il modo di condurre la sua proprietà, con un riguardo particolare ai poveri e ai meritevoli. Fanny si sente in imbarazzo, specialmente quando lui le chiede il suo parere su come comportarsi, affermando che il suo giudizio è ciò a cui tiene di più. Finalmente arriva il momento della separazione, e Fanny è da una parte sollevata, ma dall'altra le sembra come se si fosse di nuovo allontanata da Mansfield; ripensa al comportamento di Mr. Crawford, così diverso dalle sue abitudini precedenti, e non può fare a meno di pensare che la sensibilità e l'attenzione verso gli altri da lui dimostrata dovrebbero anche aiutarlo a desistere da quel corteggiamento che per lei rimane tanto penoso.

Vol. III, cap. 12 (43)
Un paio di giorni dopo la partenza di Mr. Crawford, Fanny riceve una lettera della sorella, abbastanza lunga ma anche piuttosto frivola, con allusioni molto marcate alla visita del fratello a Portsmouth e accenni alla vita mondana londinese. Fanny la legge con un certo sollievo, visto che non ci sono certezze circa il rapporto tra lei e Edmund, ma rimane indignata, in particolare, per due punti: la menzione di Edmund solo per parlare del suo aspetto fisico, così distinto e piacevole in società, e il malizioso intento di favorire un incontro tra Mr. Crawford e Maria Rushworth, che stava cominciando a entrare nel bel mondo londinese. Dopo la lettura, i sentimenti di Fanny sono molto vari. Al sollievo di sapere che Edmund non si è sicuramente ancora dichiarato fa da contraltare l'angoscia di sapere che i due si vedono spesso, e l'ipotesi sempre più concreta che alla fine Miss Crawford rinuncerà alle proprie ambizioni pur di non rinunziare a Edmund. Immersa per diversi giorni in queste contrastanti riflessioni, Fanny trascura per un po' il rapporto con la sorella Susan, ma poi, non ricevendo nulla da Edmund, riprende i consueti scambi di idee e di letture con lei, rendendosi sempre più conto di quanto la sorella meriti di essere allontanata da quell'ambiente che le è estraneo quanto lo è a lei. Questa consapevolezza la porta anche a fantasticare sulla possibilità di avere una casa propria in cui accoglierla, se solo avesse potuto ricambiare la stima di Mr. Crawford.

Vol. III, cap. 13 (44)
Sono ormai passate quasi sette settimane dalla partenza da Mansfield, e Fanny riceve finalmente la tanto attesa lettera di Edmund. Le parole del cugino sono intrise di incertezza; nulla è deciso nel suo rapporto con Miss Crawford, e le frasi si alternano tra speranze apparentemente solide e dati di fatto negativi per i quali lui cerca affannosamente giustificazioni che li possano piegare si suoi desideri. Anche Fanny è profondamente incerta; il sollievo di non aver ricevuto la dolorosa notizia che si aspettava si accompagna all'irritazione per quella cecità da innamorato che impedisce al cugino di riconoscere la vera natura del carattere di Miss Crawford. Ma Fanny è troppo dolce perché la sua irritazioni duri troppo, e si abbandona così alla tenerezza per le tante frasi gentili riservatele dal cugino. Dopo qualche giorno dalla lettera di Edmund, Fanny ne riceve una dalla zia con una notizia allarmante: Tom, come al solito lontano da casa, ha scritto di essere ammalato, e Edmund è corso ad assistere il fratello. La preoccupazione di Lady Bertram nelle lettere successive si acutizza quando, alla fine, Tom viene riportato a casa, e la madre rimane sconvolta nel vederlo molto più sofferente di quanto si fosse immaginata. Fanny è naturalmente molto in ansia per quella famiglia che ormai considera più sua di quella di Portsmouth, ed è inoltre un'ansia solitaria, visto che, salvo Susan, i Price, compresa la madre, non sembrano molto toccati dalla faccenda.

Vol. III, cap. 14 (45)
La malattia di Tom prosegue tra alti e bassi, e Fanny ne è informata dalle lettere della zia, ma anche da comunicazioni molto più concise, ma anche molto più chiare, di Edmund, che le rivela timori nascosti alla madre. Ormai la sua permanenza a Portsmouth si avvia a raggiungere i tre mesi, e la nostalgia di Mansfield si fa sempre più acuta. Da tempo non aveva ricevuto lettere di Miss Crawford, ma all'improvviso ne arriva una che la lascia sconcertata. Il succo della lettera è che Miss Crawford ha sentito notizie allarmanti sulla malattia di Tom e vuole saperne di più. Le sue considerazioni sulla faccenda sono abbastanza chiare: l'eventuale morte del primogenito non sarebbe poi così negativa, visto che le ricchezze e il titolo dei Bertram andrebbero a Edmund, una persona molto più degna del fratello. Nel poscritto, informa Fanny che è appena arrivato da lei il fratello, che ha ribadito l'offerta di andare entrambi a prenderla a Portsmouth. Fanny è disgustata dalle considerazioni di Miss Crawford, anche perché si rende conto che le obiezioni precedenti sulla carriera di Edmund sarebbero cancellate dalla possibilità di quest'ultimo di diventare ricco e titolato. Quanto all'offerta così allettante di essere condotta subito a Mansfield, Fanny non ha dubbi: la sua regola di condotta generale è quella di sottomettersi ai voleri dello zio, e fino a quando non sarà lui a decidere lei deve limitarsi a obbedire.

Vol. III, cap. 15 (46)
Dopo una settimana dalla risposta di Fanny, arriva un'altra lettera di Miss Crawford. Stavolta è molto breve, è solo per informarla di un pettegolezzo che gira per Londra, su una qualche imprudenza commessa da Mr. Crawford e da Maria Rushworth. La notizia è velata, allude più che informare, ma Fanny ne è inorridita, anche se spera che non sia vera. Una conferma, però, le arriva da una fonte insospettata; nel pomeriggio, in soggiorno, il padre le mostra un trafiletto nel giornale, dove, sia pure con le sole iniziali, si informa il pubblico della fuga si una certa Mrs. R. con un certo Mr. C. Fanny, pur cercando di sviare l'attenzione, a dire il vero molto scarsa, del padre, si rende conto che il fatto è ormai una certezza, e la conferma definitiva le arriva in una lettera di Edmund, che le comunica la decisione del padre di richiamarla a Mansfield, insieme, se sarà possibile, alla sorella Susan; lo stesso Edmund verrà a prenderla e arriverà il giorno dopo. Fanny quasi si vergogna della felicità che prova a questa notizia, e si mette subito in moto per i preparativi. La gioia di Susan è enorme, e i genitori sono ben lieti di liberarsi delle due figlie. L'indomani, arriva un Edmund molto depresso, e i tre partono subito per Mansfield, dove arrivano nel primo pomeriggio del giorno successivo, accolti da una Lady Bertram per una volta molto meno indolente del solito.

Vol. III, cap. 16 (47)
A Mansfield l'atmosfera è ovviamente molto pesante, ma la persona che sembra più cambiata è Mrs. Norris, completamente stordita da quel colpo, arrivato dalla sua prediletta Maria. In mezzo a quella tetraggine l'unica a essere felice è Susan, libera di andarsene in giro quanto vuole a scoprire le bellezze della casa e del parco. Fanny riesce man mano a sapere dalla zia Bertram i particolari della vicenda, le prime avvisaglie nella lettera di un amico di Sir Thomas, il precipitare della situazione, la mancanza ormai di possibilità di trovare una via d'uscita, ma quello che la fa sentire più in ansia è il silenzio di Edmund; è praticamente certa che il suo rapporto con Miss Crawford sia ormai definitivamente compromesso, ma vorrebbe sentirselo dire da lui. Alla fine, dopo qualche giorno, Edmund si decide a parlare. Dopo molte esitazioni, le racconta il suo ultimo colloquio con Miss Crawford, di come lei avesse deplorato non la sostanza del comportamento dei due fuggitivi, ma solo la loro imprudenza e la loro stupidità nel farsi scoprire. Edmund è stato come folgorato da quelle parole, si rende conto di essersi completamente ingannato nel suo giudizio sull'amata, e, sia pure con estremo rammarico e con qualche tentativo di giustificarla, dichiara a Fanny che ormai è tutto finito.

Vol. III, cap. 17 (48)
Fanny è soddisfatta per la conclusione dell'amore tra Edmund e Miss Crawford. Sir Thomas non può fare a meno di recitare il mea culpa per il modo in cui ha educato le figlie, anche se cerca di consolarsi con il matrimonio di Julia, rivelatosi meno peggio di quanto si fosse aspettato. Mr. Rushworth ottiene naturalmente il divorzio, e Maria, dopo l'inevitabile e piuttosto rapida fine della relazione con Mr. Crawford, e dopo qualche suggerimento della zia Norris sull'opportunità di riaccoglierla in casa, decisamente respinto da Sir Thomas, è costretta a ritirarsi in un luogo remoto, accompagnata da quella zia così affezionata a lei, ma che non sarà certo una piacevole compagnia. I Grant si trasferiscono a Londra, dopo una molto opportuna offerta al dr. Grant di un posto a Westminster, e Mary Crawford va ad abitare con loro, sperando di riuscire a conquistare un marito, ma con una malcelata nostalgia di Edmund, mentre Henry Crawford non ha altra scelta che quella di tornare alla sua vita precedente. Tom è ormai guarito, e la malattia lo ha reso più tranquillo e riflessivo. Edmund si strugge per un po' per il suo amore perduto, ma poi comincia a guardare Fanny con occhi diversi, ad accorgersi che forse è proprio lei la compagna ideale, e dopo un periodo di tempo non ben definito, si dichiara e, naturalmente, è ricambiato con il massimo dell'ardore possibile alla timida Fanny. I due si sposano e si trasferiscono a Thornton Lacey. Sir Thomas è felicissimo di quell'unione, mentre a Lady Bertram resta Susan, che si adatta ben presto alla vita a Mansfield Park, e diventa una perfetta sostituta della sorella. Infine, la morte del dr. Grant rende di nuovo libero il beneficio di Mansfield Park, e la coppia, con soddisfazione di tutti, può trasferirsi nella canonica e stare così a pochi passi da Mansfield Park.

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