Jane Austen
Orgoglio e pregiudizio
Volume I - capitolo 1 (1)
traduzione di Giuseppe Ierolli

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Pride and Prejudice


Volume I - Chapter 1 (1)


It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife.

However little known the feelings or views of such a man may be on his first entering a neighbourhood, this truth is so well fixed in the minds of the surrounding families, that he is considered the rightful property of some one or other of their daughters.

"My dear Mr. Bennet," said his lady to him one day, "have you heard that Netherfield Park is let at last?"

Mr. Bennet replied that he had not.

"But it is," returned she; "for Mrs. Long has just been here, and she told me all about it."

Mr. Bennet made no answer.

"Do not you want to know who has taken it?" cried his wife impatiently.

"You want to tell me, and I have no objection to hearing it."

This was invitation enough.

"Why, my dear, you must know, Mrs. Long says that Netherfield is taken by a young man of large fortune from the north of England; that he came down on Monday in a chaise and four to see the place, and was so much delighted with it that he agreed with Mr. Morris immediately; that he is to take possession before Michaelmas, and some of his servants are to be in the house by the end of next week."

"What is his name?"

"Bingley."

"Is he married or single?"

"Oh! Single, my dear, to be sure! A single man of large fortune; four or five thousand a year. What a fine thing for our girls!"

"How so? how can it affect them?"

"My dear Mr. Bennet," replied his wife, "how can you be so tiresome! You must know that I am thinking of his marrying one of them."

"Is that his design in settling here?"

"Design! nonsense, how can you talk so! But it is very likely that he may fall in love with one of them, and therefore you must visit him as soon as he comes."

"I see no occasion for that. You and the girls may go, or you may send them by themselves, which perhaps will be still better, for as you are as handsome as any of them, Mr. Bingley may like you the best of the party."

"My dear, you flatter me. I certainly have had my share of beauty, but I do not pretend to be anything extraordinary now. When a woman has five grown up daughters, she ought to give over thinking of her own beauty."

"In such cases, a woman has not often much beauty to think of."

"But, my dear, you must indeed go and see Mr. Bingley when he comes into the neighbourhood."

"It is more than I engage for, I assure you."

"But consider your daughters. Only think what an establishment it would be for one of them. Sir William and Lady Lucas are determined to go, merely on that account, for in general you know they visit no new comers. Indeed you must go, for it will be impossible for us to visit him, if you do not."

"You are over scrupulous, surely. I dare say Mr. Bingley will be very glad to see you; and I will send a few lines by you to assure him of my hearty consent to his marrying which ever he chooses of the girls; though I must throw in a good word for my little Lizzy."

"I desire you will do no such thing. Lizzy is not a bit better than the others; and I am sure she is not half so handsome as Jane, nor half so good-humoured as Lydia. But you are always giving her the preference."

"They have none of them much to recommend them," replied he; "they are all silly and ignorant like other girls; but Lizzy has something more of quickness than her sisters."

"Mr. Bennet, how can you abuse your own children in such a way? You take delight in vexing me. You have no compassion for my poor nerves."

"You mistake me, my dear. I have a high respect for your nerves. They are my old friends. I have heard you mention them with consideration these last twenty years at least."

"Ah, you do not know what I suffer."

"But I hope you will get over it, and live to see many young men of four thousand a year come into the neighbourhood."

"It will be no use to us, if twenty such should come since you will not visit them."

"Depend upon it, my dear, that when there are twenty, I will visit them all."

Mr. Bennet was so odd a mixture of quick parts, sarcastic humour, reserve, and caprice, that the experience of three and twenty years had been insufficient to make his wife understand his character. Her mind was less difficult to develop. She was a woman of mean understanding, little information, and uncertain temper. When she was discontented she fancied herself nervous. The business of her life was to get her daughters married; its solace was visiting and news.

Orgoglio e pregiudizio


Volume I - capitolo 1 (1)


È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un'ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.

Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di un uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l'altra delle loro figlie.

"Mio caro Mr. Bennet", gli disse un giorno la sua signora, "hai saputo che finalmente Netherfield Park è stato affittato?"

Mr. Bennet rispose di no.

"Ma è così", replicò lei, "poiché Mrs. Long è appena stata qui, e mi ha raccontato tutto sull'argomento."

Mr. Bennet non rispose.

"Non vuoi sapere chi l'ha affittato?", esclamò la moglie con impazienza.

"Tu vuoi dirmelo, e io non ho nulla in contrario ad ascoltare."

Era quanto bastava.

"Allora, mio caro, devi sapere che Mrs. Long dice che Netherfield è stato affittato da un giovanotto con un'ampia fortuna del nord dell'Inghilterra; che è arrivato lunedì in un tiro a quattro per vedere il posto, e che ne è rimasto così deliziato che si è immediatamente accordato con Mr. Morris; che ne prenderà possesso prima di San Michele, e che qualcuno della servitù ci andrà verso la fine della settimana."

"Come si chiama?"

"Bingley."

"È sposato o scapolo?"

"Oh! Scapolo, mio caro, puoi starne certo! Uno scapolo con un'ampia fortuna; quattro o cinquemila l'anno. Che bella cosa per le nostre ragazze!"

"E perché mai? che c'entrano loro?"

"Mio caro Mr. Bennet", replicò la moglie, "come puoi essere così irritante! Lo sai bene che sto pensando di farlo sposare con una di loro."

"Era questo il suo progetto quando ha deciso di stabilirsi qui?"

"Progetto! sciocchezze, come puoi parlare in questo modo! Ma è molto probabile che possa innamorarsi di una di loro, e quindi devi fargli visita non appena arriva."

"Non vedo nessun motivo per farlo. Potete andare tu e le ragazze, oppure puoi mandarle da sole, il che forse sarà ancora meglio; visto che tu sei bella quanto loro, Mr. Bingley potrebbe considerarti la migliore del gruppo."

"Mio caro, tu mi lusinghi. Certo, ho avuto la mia parte di bellezza, ma ora non pretendo di essere nulla di straordinario. Quando una donna ha cinque figlie cresciute, non deve più pensare alla propria bellezza."

"In casi del genere una donna spesso non ha più molta bellezza a cui pensare."

"Ma, mio caro, devi davvero andare a trovare Mr. Bingley, una volta arrivato."

"È più di quanto possa impegnarmi a fare, te l'assicuro."

"Ma pensa alle tue figlie. Pensa solo a che sistemazione sarebbe per una di loro. Sir William e Lady Lucas sono decisi ad andare solo per questo motivo, perché lo sai che generalmente non fanno visita ai nuovi arrivati. Devi andarci per forza, perché se non lo fai per noi sarebbe impossibile fargli visita."

"Sicuramente ti fai troppi scrupoli. Credo proprio che Mr. Bingley sarà felicissimo di conoscervi, e io manderò qualche rigo tramite te per assicurargli il mio cordiale consenso al suo matrimonio con qualunque delle ragazze preferisca, anche se dovrò mettere una parola buona per la mia piccola Lizzy."

"Fammi il piacere di non fare una cosa del genere. Lizzy non ha nulla di meglio delle altre, e sono certa che non sia bella nemmeno la metà di Jane, né che abbia nemmeno la metà del carattere gioviale di Lydia. Ma tu dai sempre la preferenza a lei."

"Nessuna di loro ha niente di cui andare fiera", rispose lui; "sono tutte sciocche e ignoranti come la altre ragazze; ma Lizzy ha un po' più di acume rispetto alle sorelle."

"Mr. Bennet, come puoi offendere così le tue stesse figlie? Ti diverti a tormentarmi. Non hai nessuna compassione per i miei poveri nervi."

"Ti sbagli, mia cara. Ho un grande rispetto per i tuoi nervi. Sono miei vecchi amici. Li ho sentiti, con grande rispetto, menzionare da te almeno negli ultimi vent'anni."

"Ah, non sai quanto soffro."

"Ma spero che riuscirai a guarire, e a vivere per vedere tanti giovanotti con quattromila l'anno arrivare nel vicinato."

"Non servirebbe a nulla anche se ne arrivassero venti, visto che tu non andrai a far loro visita."

"Contaci, mia cara, che quando saranno venti, andrò a far visita a tutti."

Mr. Bennet era un insieme talmente bizzarro di acume, animo sarcastico, riserbo e fantasia, che l'esperienza di ventitré anni non era bastata alla moglie per capirne il carattere. La mente di lei era meno difficile da cogliere. Era una donna di scarsa intelligenza, di poca cultura e di temperamento mutevole. Quando non era contenta si immaginava nervosa. Lo scopo della sua vita era di far sposare le sue figlie; la sua consolazione erano le visite e i pettegolezzi.

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