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Letters of Jane Austen
APPENDICE III.
Mrs. Knight to Mr. Knatchbull
Saturday. Indeed, my dear Edward, I am very glad your wife gave you a scold; as I did not know that another sore finger prevented her holding a Pen, I was quite surprised at not hearing from her—her constant attention has spoiled me and made me unreasonable. Yesterday, however, a kind present from Col. Knatchbull satisfied me that you were alive, whatever might have happened to jour wife and children. It was very good of you to think of me; I am very fond of smelts, and enjoyed them exceedingly, but you should not have sent half the number, for I was obliged to let a neighbour help me to consume them. I was soon awakened from the dream of happiness in which Lady Honywood found me, for the next day, which was not cold, I was almost as ill as at any time, and I have since that had many painful Days, and am quite desponding again. People talk of the fine weather—the hot sun I do not feel, but the cold N.E. wind penetrates to my fireside, and I am always starved. I am glad I shall get a peep at dear Belle on the 15th. I hope you will both contrive to dine here with Charlie and his wife. The first day of their arrival I always provide for them. I do not much like the accounts they send me of my nephew Wyndham; he seems a most indolent young man, and I heartily wish he had gone into a Regiment of the Line. The sight of the Installations he pronounced a bore, and rejected a ticket. His father then kindly sent a chaise for Wadham, but Dr. Butler had refused permission to some other boys to go, and therefore could not grant it to him. I wonder whether you have seen your new neighbours yet. What an elegant way they fixed on to pass part of their wedding Day! An Ostler and Housemaid at an Inn, who had a chay lent them by their master for the Day, would probably have spent it in the same manner. Indeed, my dear Edward, I hope Lord Burleigh will not make his appearance in my Room at the same time with his son again; I have hardly recovered it yet. As the christening is to be on Tuesday, I suppose the whole Party will soon adjourn to Hatch; by that time, perhaps, he will be obliged to begin his canvass, and some puzzling questions he will have to answer in the course of it. Miss Toke is much the same. Their sea Plan is now fixed, and a good House in Nelson's Crescent is engaged for them, from the 1st of July for 2 months, at 80 guineas. The expense seems to be a dreadful burthen upon all their minds; but as it will only cause Mr. T.'s putting a 100l. instead of a 1,000l. in the stocks, I cannot pity them. You will be glad to resign the correspondence to your wife, if you are to be plagued with such long letters. I expect you will put this into her hand before you have got half through it. Adieu, dear Edward. My best love to Belle, and believe me, affectionately yours, C. K. (1)
(1) This letter must have been written in 1808 or 1809. 'Dear Belle' was Mrs. Knatchbull, my father's first wife, Annabella-Christiana Honywood, who married in 1806, and died in 1814. 'My nephew Wyndham' must mean a son of her brother Wyndham, who died during his father's lifetime, although I cannot find his name in any family pedigree. 'Lord Burleigh' was her nickname for her cousin, my grandfather, Sir Edward Knatchbull. My father, by the kindness of Sir Joseph and Lady Banks (his aunt), had been placed in a position not so dependent upon his father as would otherwise have been the case, and was eventually very greatly benefited from the same sources. My grandfather, having married three times, and having many younger children, some differences upon pecuniary matters occurred between him and his son, during which they seem to have accidentally met at 'Whitefriars,' to which Mrs, Knight here alludes. I do not know what were 'the puzzling questions' which my grandfather would have to answer; the fact of his third wife being a Roman Catholic had given great offence to the hot Protestants of Kent; but they had had their revenge in 1802, when he was defeated at the general election, and the reference to my father's first wife shows that this letter was written several years later.
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Lettere di Jane Austen
APPENDICE III
Mrs. Knight a Mr. Knatchbull
Sabato Sono davvero lieta, mio caro Edward, che tua moglie ti abbia rimproverato; visto che non ho saputo di un altro dito infiammato che le abbia impedito di prendere in mano la penna, sono rimasta molto sorpresa di non aver avuto notizie da lei; le sue costanti premure mi hanno viziata e resa irragionevole. Tuttavia, ieri, un gentile dono dal colonnello Knatchbull mi ha confermato che tu eri vivo, qualsiasi cosa potesse essere successa a tua moglie e ai tuoi figli. Sei stato molto buono a pensare a me, gli osmeri mi piacciono molto e li ho graditi immensamente, ma non avresti dovuto mandarmene nemmeno la metà, visto che sono stata costretta a chiedere a un vicino di aiutarmi a consumarli. Mi sono presto risvegliata dal sogno di felicità nel quale mi ha trovato Lady Honywood, perché il giorno dopo, che non è stato freddo, ero indisposta come al solito, e da allora ho passato molte giornate penose, e mi sento di nuovo abbattuta. La gente parla di bel tempo; io non sento il calore del sole, ma il freddo vento da nord-est penetra nel mio caminetto, e muoio sempre di freddo. Sono lieta di poter vedere la cara Belle il 15, anche se per poco. Spero che riuscirete entrambi a pranzare qui con Charlie e la moglie. Il primo giorno in cui arrivano provvedo sempre a loro. Non mi piacciono molto le notizie che mi hanno mandato di mio nipote Wyndham; sembra che sia un giovanotto molto indolente, e mi auguro di cuore che sia stato destinato a un reggimento operativo. La vista di un'installazione militare l'ha definita una noia, e ha rifiutato un brevetto. Il padre ha mandato allora una carrozza a Wadham ma il dr. Butler aveva rifiutato il permesso ad alcuni altri ragazzi, e quindi non lo ha potuto concedere a lui. Mi chiedo se hai già incontrato i tuoi nuovi vicini. Che modo elegante hanno trovato di passare il giorno delle nozze! Uno stalliere e una cameriera in una locanda, con una carrozza noleggiata per loro dal loro padrone per un giorno l'avrebbero probabilmente trascorso nello stesso modo. In verità, mio caro Edward, spero che Lord Burleigh non faccia di nuovo la sua apparizione da me in quel momento con suo figlio; mi sono appena ripresa. Visto che il battesimo sarà martedì, suppongo che tutti si sposteranno a Hatch; a quel punto, forse, lui sarà costretto a cominciare la campagna elettorale, e nel corso di essa dovrà rispondere ad alcune domande imbarazzanti. Miss Toke è sempre la stessa. Il suo progetto per il mare è ormai stabilito, e hanno preso una bella casa in Nelson's Crescent, dal 1° luglio per 2 mesi, a 80 ghinee. La spesa sembra essere un terribile fardello per tutti loro, ma dato che avrà come risultato solo il fatto che Mr. T. investirà un centinaio di sterline in titoli invece di un migliaio, non posso certo compatirli. Sarai lieto di lasciare la corrispondenza a tua moglie, se per te una lettera così lunga sarà un tormento. Mi aspetto che tu la metta nelle sue mani prima di averne letta la metà. Adieu, caro Edward. I miei saluti più affettuosi a Belle, e credimi, la tua affezionata, C. K. (1)
(1) Questa lettera dev'essere stata scritta nel 1808 o nel 1809. La "cara Belle" era Mrs. Knatchbull, la prima moglie di mio padre, Annabella-Christiana Honywood, sposatasi nel 1806 e morta nel 1814. "Mio nipote Wyndham" dovrebbe essere stato un figlio del fratello Wyndham, che morì quando il padre era ancora vivo, anche se non sono riuscito a trovare il suo nome dell'albero genealogico della famiglia. "Lord Burleigh" era il soprannome che lei usava per il cugino, mio nonno Sir Edward Knatchbull. Mio padre, a seguito della bontà di Sir Joseph e Lady Banks (sua zia), era stato collocato in una posizione non così dipendente dal padre come sarebbe stato altrimenti, e trasse poi enormi benefici dalla stessa fonte. Mio nonno, sposatosi tre volte e con diversi figli minori, ebbe alcune divergenze con il figlio su questioni finanziarie, nel corso delle quali pare che i due si siano incontrati a "Whitefriars", cosa alla quale allude qui Mrs. Knight. Non so quali fossero le "domande imbarazzanti" alle quali mio nonno avrebbe dovuto rispondere; il fatto che la terza moglie fosse Cattolica Romana aveva fatto risentire molto i protestanti del Kent, che però ebbero la loro rivincita nel 1802, quando egli fu sconfitto alle elezioni generali, e il riferimento alla prima moglie di mio padre dimostra che questa lettera fu scritta diversi anni dopo.
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